Lippi: "È solo colpa mia"
"Mi assumo completamente le responsabilità di tutto, delle scelte e di come ho schierato questa squadra in queste tre partite". Lo ha detto Marcello Lippi nella conferenza stampa del dopo Slovacchia-Italia. "Non sono riuscito a preparare la squadra in maniera sufficientemente pronta per una partita come questa di oggi, importante. Se per un'ora e un quarto una squadra non riesce per motivi psicologici a fare qualcosa, vuol dire che l'allenatore non l'aveva preparata adeguatamente". A TESTA BASSA - Gli azzurri escono a testa bassa dalla Coppa del mondo, alla quale partecipavano da campioni in carica dopo il successo di Berlino nel 2006. La doppietta Vittek e il gol Kopunek all'Ellis Park di Johannesburg hanno deciso il match. Per l'Italia inutili i gol di Antonio Di Natale all'81' per il 2-1 e Fabio Quagliarella al 92' per il 3-2. La Slovacchia grazie al successo odierno conquista il secondo posto nel girone con quattro punti e passa agli ottavi di finale insieme al Paraguay, primo con cinque punti. La Nuova Zelanda è terza con tre punti davanti all'Italia, ultima a quota due. L'Italia chiude il torneo subendo cinque gol e senza aver mai vinto una partita. PRONTO AL PROCESSO - "Tutto mi sarei aspettato meno che stasera la squadra si esprimesse come ha fatto nel primo tempo", ha detto Marcello Lippi durante la conferenza stampa. "Lasciamo stare la reazione nel secondo tempo - ha aggiunto - e perciò mi dispiace da morire chiudere la mia esperienza con la nazionale in questa maniera perchè tutto pensavo meno che questo. Non dico che pensavo di vincere il Mondiale ma di fare qualcosa di diverso". Lippi ha quindi rivolto "un grande augurio al mio successore (Cesare Prandelli, ndr) in bocca al lupo di cuore. Sono stati quattro anni fantastici e in parte molto molto duri". Il ct è consapevole che la delusione mondiale corrisponderà a un processo alla sua gestione dopo la vittoria della Coppa del mondo del 2006. "Sono pronto a tutti i processi, figuriamoci. Ci sono stati già prima ancora dei Mondiali. Comunque mi sono già autocondannato", ha detto ai giornalisti. Lippi però non si pente delle sue scelte nella selezione dei giocatori da portare in SUdafrica. "Credo ancora fortissimamente in loro, non è una questione di sopravvalutazione - dice in conferenza stampa - Ma non si può pensare che l'Italia sia quella che ha giocato stasera". "Ero convinto che gli uomini che ho scelto avrebbero potuto dare qualcosa di più - ammette il ct - Ero fermamente convinto di questo e si vede che questa volta non sono stato capace di toccare le corde giuste, le giuste motivazioni, trovare la formule giuste non tanto per vincere il Mondiale quanto per fare una bella figura". Sul suo futuro Lippi non si sbilancia. "Non ho intenzione di riallenare subito, la mia intenzione è di fermarmi qualche mese e poi valutare a mente fredda".