È il momento di "vedere" tutti i bluff
Ma davvero è tutto finito? Davvero si sta chiudendo l'era dei Sensi e la Roma va verso un futuro senza debiti? Mah... La certezza al momento è che quella di oggi sarà una giornata chiave per il club giallorosso che è poi, nella diatriba infinita a colpi di carta bollata tra le due parti in causa, è l'unica cosa che interessa davvero alla gente: il futuro della Roma. Ora che succede? A chi andrà in mano la Roma ammesso che il passo sia davvero questo e si arrivi a un accordo? Al momento solo dubbi, perché tutte le ipotesi più volte ventilate, le varie cordate, gli imprenditori e i manager d'ogni tacca che s'erano prima o dopo avvicinati alla Roma, sembrano improvvisamente volatilizzati. Così, come inghiottiti dal teletrasporto di Star Trek, sono svaniti russi, americani, fondi asiatici e sceicchi arabi: così come gli imprenditori romani che avevano fatto credere al popolo giallorosso in un futuro tra le grandi del calcio mondiale. Stop al fantamercato che era imperversato nei bar della capitale. I tifosi sognano e questo è legittimo, soprattutto per gente che ha dovuto imparare il complesso linguaggio economico che ha tenuto banco nelle vicende societarie degli ultimi mesi. Occhio all'asset, attenti all'ingiunzione di pagamento, ai conteggi sulle quote, ipotesi (inconsistenti) di azionariato popolare e oscillazioni della Borsa controllate come febbre ai bimbi. Insomma, tutto un altro mondo che mai come ora sembra però tornare come un'ombra lunga sul futuro della Roma. Ma il momento delle parole è finito, ora c'è da passare ai fatti altrimenti i paventati bluff si confermeranno tali. E intanto la Roma non è ancora in regola per l'iscrizione al campionato... ma non scherziamo!