Il Brasile fa paura
Il ritorno di Kakà e l'esplosione di Luis Fabiano firmano il 3-1 che spedisce agli ottavi il Brasile e conferma il momento negativo della Costa d'Avorio e del calcio africano. Per lo scontro diretto Dunga e Eriksson mettono in campo ciascuno il proprio meglio. Il Brasile si presenta con l'identico schieramento che ha vinto a fatica con la Corea del Nord. Davanti alla difesa di ferro, vera sicurezza di questo Brasile anomalo, la coppia di mediani Felipe Melo - Gilberto Silva a proteggere i bastioni. Poi da destra a sinistra Elano, Kakà e Robinho alle spalle di Luis Fabiano. Gli ivoriani recuperano Drogba dal 1' e lo si sapeva, nonostante l'infortunio il Re non si sarebbe perso la serata per nulla al mondo. Alla sua sinistra Kalou c'è per impedire a Maicon di distendersi sulla fascia, Zokora è il perno della difesa e a centrocampo la squadra si esprime con buon rigore tattico. I primi 25 minuti sfilano via senza clamori, poi la partita si accende proprio al 25' quando si svegliano i fenomeni di Dunga. Dopo una combinazione con Luis Fabiano e Robinho, Kakà sfrutta un errore in interdizione di Zokora e serve proprio a Fabiano un delizioso invito in area. Il centravanti si ricorda di essere O Fabuloso e fredda Barry con un fulmine dal basso in alto. La Costa d'Avorio ci prova ma senza creare problemi a Julio Cesar e il primo tempo finisce così. La ripresa si apre con il secondo squillo di Luis Fabiano che questa volta è bravo ma anche aiutato da una dormita collettiva della terna arbitrale. Il direttore di gara Lannoy non vede due falli di mano nell'azione, tecnicamente deliziosa, in cui il centravanti di Dunga supera Kolo Tourè e Zokora con due «sombreri» consecutivi per poi battere Barry. Il raddoppio deprime gli africani e mette le ali a Kakà che prima impegna Barry dopo una combinazione con Robinho, poi serve a Elano un assist di zucchero che il centrocampista trasforma nel 3-0 che chiude il match. Al 79' Drogba sigla la rete della testimonianza, inutile per il risultato. Poi la partita si chiude con una bagarre che costa a Kakà un doppio giallo proprio nella sera della rinascita. Dunga si infuria ma per stasera può andare anche così.