Carica Reja
Iltecnico in Sardegna con il marketing biancoceleste, rincuora i tifosi, sorride agli sponsor, allontana ombre, delinea strategie di mercato in collaborazione con Lotito. Reja, da dove cominciamo? «Dalla fine del campionato. Siamo una buona squadra, non comprendo lo scetticismo intorno a noi». Come si riconquistano i tifosi? «Con i risultati e io sono certo che, con questo organico più 4-5 ritocchi, possiamo lottare per riportare la Lazio in Europa». Veniamo alle dolenti note: Martinez? «Era una trattativa in piedi da 6 mesi, abbiamo sempre avuto un rapporto corretto con tutti. Poi è spuntata la Juve e il ragazzo ha scelto un'altra strada». Si poteva chiudere il discorso prima? «Non sarebbe stato giusto spendere cifre esagerate. All'inizio si spara grosso, poi i prezzi calano. Ma ci rifaremo presto». Come pensa di recuperare Zarate? «Gli darò fiducia, ha talento ma ha subito un'involuzione per colpa delle troppe responsabilità che si è sentito addosso. Lui, però, deve darmi una mano cambiando alcuni atteggiamenti. Le sue giocate devono essere sempre al servizio della squadra». Rocchi? «È importante, magari non farà tutte le partite ma la sua disponibilità va sempre premiata». Su Ledesma che ci dice? «Conto su di lui, ma serve un altro regista per spingerlo a fare sempre di più». Conosce Gonzales? «Ho visto dei dvd, farà concorrenza a Brocchi». Il suo giudizio su Dias? «Quando supererà i problemi di lingua, diventerà insuperabile». Muslera? «Sta disputando un grande Mondiale. Fernando rischia e quando sbaglia i suoi errori si vedono, ma non ho mai avuto un portiere così bravo a 24 anni». Lichtsteiner? «Ci dà molto, voglio che resti qui». Sulla sinistra chi arriverà? «Antonelli o Belhadj mi piacciono anche perché hanno caratteristiche simili a Kolarov». Quale modulo userà la Lazio? «Penso un 3-5-2 o 3-4-3. E non escludo la difesa a 4». Quanti acquisti ha chiesto? «Almeno due titolari più altri 3-4 giocatori. Tra questi di sicuro una punta alta tipo Boghossian».