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Ecco la Spagna

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Fernando Torres

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E finalmente arriva il giorno della Spagna. Una delle favorite del Mondiale esordisce oggi nel girone H contro la Svizzera (ore 16) che ad Euro 2008 uscì senza subire neppure una rete. L'arrivo della Spagna in Sudafrica, ultima nazionale a raggiungerlo, è stato accompagnato dai roboanti proclami di vittoria dei suoi tifosi e giornalisti, convinti che questo sarà finalmente l'anno del trionfo. L'ancora fresca vittoria negli Europei di due anni fa e la spettacolarità del gioco messo in mostra da un gruppo di atleti eccezionale, il migliore di sempre prodotto dal calcio spagnolo, spargono ottimismo nella penisola iberica e il rotondo 6-0 con cui è stata schiantata la Polonia nell'ultima amichevole pre-mondiale lo ha rafforzato. Quella gara ha anche mostrato la bontà delle riserve a disposizione di Del Bosque, l'unico ct del torneo che può davvero contare su due squadre. Basti ricordare che dopo il 2-0 del primo tempo e il cambio di quasi tutti i titolari nella ripresa, nel secondo gli spagnoli hanno segnato altri 4 gol ai polacchi. Senza contare l'impressionante serie di risultati positivi messa insieme dalla Spagna negli ultimi anni: 44 vittorie in 48 partite, accompagnate da 3 pareggi (compreso lo 0-0 con l'Italia ad Euro 2008 poi diventato un successo ai rigori) e 1 sola sconfitta, fatalità subita proprio qui, in Sudafrica, lo scorso anno nella Confederations Cup contro gli Stati Uniti. Uno stop che è anche l'unica partita non vinta dalla Spagna delle ultime 27 disputate. E poco importa se per il debutto di oggi contro gli svizzeri non ci sarà l'ancora convalescente Torres.   A sostituirlo al centro dell'attacco sarà il neo-acquisto del Barcellona Villa, che in nazionale ha una media di 0,6 gol a partita, avendone segnati 37 in 58 gare, appena 7 in meno del capocannoniere spagnolo di sempre Raul. Già due anni fa Villa fu il miglior goleador degli Europei con 4 reti e ora ha voglia di ripetersi nel torneo più importante del mondo. A centrocampo, poi, Del Bosque dovrebbe recuperare Iniesta, che ha sostenuto l'ultimo allenamento insieme ai compagni e che sembra aver smaltito l'edema muscolare alla coscia che lo aveva fermato contro la Polonia. Intorno a lui ruota tutto il gioco della nazionale e ritrovarlo per la gara di esordio è un bel colpo. Nell'altra gara del girone, alle 13.30, si affronteranno l'Honduras di Suazo e dell'ex romanista Alvarez, reduce da un ottimo campionato col Bari, e il Cile del ct argentino Bielsa, una squadra da non sottovalutare che, per molti, potrebbe essere una delle sorprese del Mondiale.

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