Campioni senza età
È l'Inps dei cavalli da corsa, anche se è una pensione attiva, come dice il nome dell'associazione, Relived Horses, cavalli da far rivivere. Il mondo anglosassone lo chiama «retraining», riallenare, ridare uno scopo alla vita dei quadrupedi, amici che, una volta conosciuti, rimangono per sempre nel cuore. L'idea è venuta a Jacqueline, figlia di Riccardo Freda, sceneggiatore e regista dei kolossal italiani Anni Cinquanta. Nata a Parigi nel 1963, Jacqueline Freda ha vissuto a lungo a Corso Francia e a 6 anni ha iniziato ad andare a cavallo, prima nel salto ostacoli (con l'olimpionico Piero D'Inzeo e l'azzurro Duccio Bartalucci), poi nel galoppo dove, diventata professionista, ha vinto – unica donna in Italia – la classifica fantini 1995 con 123 vittorie, battendo pure i colleghi maschi. Nel 2000, attaccato il frustino al chiodo, ha riscoperto una vecchia passione legata al cinema, quella dello stuntman, la controfigura nelle scene ad alto rischio, che ha trasformato con successo in professione. Abituata a utilizzare sul set ex-cavalli da corsa, nel 2009 ha fondato Relived Horses, associazione onlus per il recupero e il ricollocamento di cavalli sportivi, la cui carriera si è conclusa per anzianità o incidente. Un riutilizzo non stressante, che li consenta di vivere e lavorare in modo consono alle loro possibilità: dimostrazioni di abilità, recupero e accompagno di cavalli in ippodromo (quello cui è stato destinato in questi giorni Lava Man, celebre campione americano incidentato), passeggiate e ippoterapia. E proprio in quest'ultima direzione si muove la proposta di legge presentata dalla deputata Pdl Paola Frassinetti, firmata da 30 parlamentari, sulla «tutela degli equini e il loro riconoscimento come animali d'affezione». Situata all'inizio nella Tenuta Santa Barbara a Manziana, Relived Horses è ora ospitata in una sessantina di box all'Ippodromo Tor di Valle sulla Via del Mare dove sopravvive – le spese di gestione sono impegnative – grazie all'aiuto di un gruppo di signore dell'ippica (Vera Tudini, Maria Lucia Galli, Laura Grizzetti, Silvia Casati), di SNAI e del suo presidente Ughi, gente di spettacolo (alcuni cavalli sono stati adottati da Violante Placido, Riccardo Scamarcio e Kaspar Capparoni), gentlemen, drivers romani e imprenditori: Giuseppe Rosati si è portato a Rieti due cavalli recuperati a fare da «horse-sitter» ai puledrini del suo allevamento, al top in Italia. Con «Relived Horses» c'è anche un figlio del grande Varenne, Marcus Joy, 4 anni, regalato all'ex-ministro Zaia che lo ha affidato all'associazione. Impettito, in pariglia con un altro ex-trottatore, apre la sfilata delle carrozze prima delle grandi corse.