Roma capitale dell'atletica
AugustoFrasca L'operazione congiunta messa in atto tra Federazione italiana e Coni servizi farà della Capitale e del Foro Italico, per cinque giornate, il centro nevralgico dell'atletica, nazionale e internazionale. Con un connubio del tutto insolito, l'operazione parte stamani, nell'inimitabile cornice dello stadio dei Marmi, con la prima giornata dei Campionati nazionali studenteschi, seicento ragazzi e ragazze delle scuole medie inferiori selezionati sulla base di rappresentative regionali, costola viva dell'atletica, vero e proprio serbatoio tecnico-agonistico su cui ogni euro investito è ben speso, avendo a che fare con una materia maledettamente seria che, dopo lunghe trascuratezze, più che migliorare necessita d'essere inventata. Domani sera, all'Olimpico, sarà poi la volta del Golden Gala, quarta tappa della Diamond League, il circuito mondiale di meeting internazionali che da questa stagione, con criteri tecnici sostanzialmente immutati, sostituisce nella titolazione l'antica formula della Golden League. Archiviato il Gala, da venerdì a domenica entreranno in scena circa tremila atleti della categoria master, chiudendo simbolicamente un percorso organizzativo in cui si ritroveranno dunque fianco a fianco giovanissimi, campioni internazionalmente affermati e generazioni ultracollaudate che di stagione in stagione hanno mantenuto inalterato, in una con una sorprendente vitalità fisiologica, lo spirito della competizione. A cementare questo abbraccio privo di barriere temporali, domani sera, poco prima dell'avvio delle gare del Golden Gala, le corsie dello stadio Olimpico verranno aperte alla passerella di quanti hanno preso parte alla maratona di Roma dello scorso marzo, entrando quindi per una volta a contatto diretto con un impianto che, a partire dall'Olimpiade del 1960, ha vissuto pagine memorabili dell'atletica e dello sport mondiale, ivi compresa la prima edizione del meeting internazionale. Fu in quella occasione, s'era nel 1980, che l'atletica italiana, per l'intuito di Primo Nebiolo, operò il miracolo organizzativo di riunire sulle piste e sulle pedane dello stadio romano il mondo dello sport che appena qualche giorno prima aveva fatto registrare, nell'ambito dei Giochi olimpici di Mosca, una delle sue fratture politiche più laceranti. La nostra atletica, agonisticamente infreddolita, in affanno di visibilità ed alle prese con una forte crisi d'identità, non vive uno dei suoi momenti migliori. Queste cinque giornate possono proporsi come un modo nuovo di affrontare il futuro.