Lente del Fisco su sei squadre
Ci sono anche società di telecomunicazioni e squadre di calcio nell'elenco delle 280 aziende coinvolte nell'operazione della Guardia di Finanza di Milano relativa a una inchiesta per maxi evasione fiscale internazionale. Secondo quanto si apprende Fastweb e Eutelia avrebbero nascosto al fisco circa 1.5 milioni di euro ciascuna, mentre Poltrona Frau tra i 30 e i 40 mila euro. Non solo. Nel mirino delle Fiamme Gialle sono finite anche alcune società di calcio: due di serie A, Udinese e Catania, e quattro di B, Empoli, Ascoli, Reggina e Cesena. In particolare l'evasione fiscale attribuita al Catania, relativa all'anno 2005, ammonterebbe a 450 mila euro, quella della Reggina, per gli anni 2005-2008. a 11.9 milioni, mentre l'Udinese avrebbe aggirato il fisco nel biennio 2004-2006 per 967 mila euro, l'Empoli per 70 mila euro nel 2006, il Cesena per 90 mila euro nel 2007 e infine l'Ascoli per complessivi 80 mila euro nel 2006. Nell'elenco delle varie società ce n'è anche una collegata all'ex pornoattore Rocco Siffredi, che però non risulta indagato, che ha sede all'estero. Le persone iscritte nel registro degli indagati dal pm milanese Carlo Nocerino sono i rappresentanti o i manager delle aziende che sono state perquisite. Sotto inchiesta i presidenti di Catania, Udinese, Ascoli, Empoli, Reggina e Cesena, le sei società di calcio - di serie A le prime due e di serie B le altre quattro - perquisite ieri mattina dalla Guardia di Finanza. Gli indagati per reati fiscali sono Tonino Pulvirenti (Catania), Franco Soldati (Udinese), Roberto Benigni (Ascoli), Fabrizio Corsi (Empoli) e Igor Campedelli (Cesena). Queste ultime tre società erano state visitate dalla Gdf una prima volta tempo fa. Pioggia di smentite dalle società coinvolte. L'Udinese Calcio come si legge sul suo sito web «ritiene di aver operato con correttezza e trasparenza e rimane a completa disposizione - dell'Autorità competente». Anche Fastweb smentisce tutto in un comunicato ufficiale che «esclude in modo categorico che vi sia da parte della società alcunché di irregolare, e tanto meno illeciti di natura fiscale, nelle operazioni di cui le autorità inquirenti hanno chiesto la documentazioni». Si tratta, prosegue Fastweb, «di operazioni di modesto valore economico, del tutto conformi alla ordinaria attività di una società di tlc. Occorre sottolineare come l'acquisizione di documentazione è rivolta a 280 aziende e ha coinvolto tutti coloro che a qualsiasi titolo hanno avuto rapporti commerciali con alcune società sotto indagine». Stesse parole anche nel comunicato di Poltrona Frau che auspica fin d'ora che emerga quanto prima l'assoluta estraneità della società in ordine alle ipotesi di illecito prospettate».