Tennis-mania capitale
L'eco del capolavoro parigino di Francesca Schiavone è già arrivata nei circoli romani. In questi giorni trovare un campo libero non è impresa facile. Un primato che, finora, spettava al calcio. Tutti vogliono prendere la racchetta in mano ed emulare le gesta della nuova numero sei al mondo. Nell'ultimo decennio la Fit ha visto aumentare notevolmente il numero degli iscritti: dai 130 mila tesserati del 2001 si è arrivati ai 245 mila dello scorso anno (più 90 per cento). Un incremento ancor più accentuato nel Lazio, dove si è passati da 12 mila a 29 mila iscritti (più 140 per cento). A Roma le tessere sono 18.405, ma nei prossimi mesi è atteso un ulteriore boom. «Naturale – osserva Zibì Boniek, ex campione di calcio e direttore sportivo del Tennis Club Parioli – l'Italia aspetta da troppo tempo un campione, un eroe che possa fare da esempio e dare la carica ai bambini. La Schiavone ha compiuto un'impresa storica e sarà una spinta per tutto il movimento». Sui campi del Parioli sono passati campioni come Giorgio De Stefani, Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta. «Oggi – prosegue Boniek – la nostra scuola tennis ospita 250 bambini, un numero cresciuto esponenzialmente negli ultimi 3-4 anni. Sono davvero tanti, e nei loro occhi c'è grande entusiasmo. La Schiavone sarà l'Alberto Tomba del tennis italiano, per questo bisogna dirle grazie». Emanuele Tornaboni, presidente del Due Ponti Sporting Club dove domenica si è concluso un torneo Challenger vinto da Filippo Volandri, la pensa allo stesso modo. «L'impresa della Schiavone è una boccata d'ossigeno per il nostro sport. Abbiamo vissuto anni difficili, ora l'euforia provocata dal successo al Roland Garros riavvicinerà finalmente gli italiani al tennis». Tornaboni ricorda bene il boom del 1976, anno del trionfo parigino di Adriano Panatta: «Le iscrizioni al circolo decollarono nel giro di pochi mesi. E anche stavolta ho notato un grande entusiasmo. Domenica c'erano più di 1500 persone a seguire la finale di Volandri. E tra i genitori dei bambini iscritti alla scuola tennis ho percepito grande euforia». Sensazioni condivise anche da Giuseppe Pozzi, maestro del Circolo Tennis Eur nonché ex compagno di gioco di campioni come Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli. «Negli ultimi due giorni si è scatenato un putiferio – racconta Pozzi – Mamme, papà, ragazzini: tutti vogliono giocare a tennis. La Schiavone è una ragazza formidabile e ha il merito di aver dato un impulso notevole all'ambiente, come avevano fatto in precedenza Pietrangeli e Panatta. Per ora abbiamo 150 bambini, ma aspettiamo tante nuove iscrizioni, e per questo vogliamo ristrutturare e ampliare la nostra scuola tennis».