Leonessa d'Italia

Pizza e spaghetti nella notte parigina, prima di poter abbracciare (ma soltanto a tarda sera complice un aereo costretto ad atterrare a Bologna e non a Verona) mamma e papà: Francesca Schiavone, la regina del Roland Garros, ha festeggiato così il suo storico successo sulla terra di Parigi. na festa che più italiana non si può. Ristorante «Il napoletano», Champs Elysees: è qui che la campionessa si ritrova con i suoi amici e il suo staff per fare bisboccia. Nel locale, gremito di italiani, l'entusiasmo è a mille. Pasta e pizze vengono offerti a volontà. Al suo ingresso nel locale la Schiavone viene accolta da un coro assordante: «Fran-ce-sca Fran-ce-sca». Lei sale in piedi su una sedia, ringrazia tutti. Stringe tra le mani il trofeo: «La coppa è mia!», urla per poi cantare l'immancabile «Nel blu dipinto di blu». A festeggiare il trionfo della tennista azzurra, prima italiana nella storia a vincere il Roland Garros, tra gli altri, il presidente della Federtennis Angelo Binaghi e il ct Corrado Barazzutti. E in tanti hanno fatto tappa nel locale per salutare la Schiavone: da Lea Pericoli a Nicola Pietrangeli. Francesca fa tappa a ogni tavolo e abbraccia tutti, uno a uno, scherza con Barazzutti. Il risveglio è con i giornali: quelli francesi la esaltano, L'Equipe titola «Schiavone, tennissima! Finalmente! Dopo quasi un decennio di finali femminili deludenti al Roland-Garros, il campo ha vibrato ieri per quella che rimarrà una superba conclusione». E anche Mats Wilander si complimenta: «Questa finale femminile - scrive - ci ha riportati di colpo a qualche anno fa, a un'epoca in cui il tennis sulla terra battuta si esprimeva pienamente, in tutte le sue sfumature». Ma il complimento più bello arriva dall'Italia: Marcello Lippi invita la sua nazionale a guardare a Francesca Schiavone: «Ho visto la sua finale ieri in tv da Ginevra, tutta, dal primo punto fino al trionfo: d'ora in poi sarà il nostro simbolo». «Adesso ho bisogno di riposare e di mangiare» le prime parole della neo campionessa di Parigi al suo arrivo in Italia. Il domani è la partecipazione a Wimbledon: «Anche se - scherza - l'erba non si può mangiare come la terra».