Voglio stupirvi
Se Adriano non sarà come Kevin McCallister, il celebre bambino interpretato da Macaulay Culkin in «Mamma, ho perso l'aereo», domani sbarcherà a Roma. Il primo atto della trasvolata dell'Imperatore dovrebbe concludersi oggi, intorno all'ora di pranzo, per poi proseguire ventiquattro ore dopo con la seconda e ultima parte di viaggio . Il programma del «tour» di Adriano è il seguente: oggi sbarco a Milano, alla Malpensa, forse con un aereo diretto proveniente da San Paolo (e non da Rio), una piccola siesta e qualche ora di relax nella sua casa del periodo interista (dalle parti del Lago di Como) e poi nuovamente in marcia, destinazione Roma. Dove nelle stesse ore, domani, dovrebbe atterrare (da San Paolo) anche il procuratore Gilmar Rinaldi. Terminate le operazioni di sbarco, Adriano e il suo agente saranno attesi a colloquio dal presidente Rosella Sensi, dal ds Daniele Pradè, dal coordinatore dell'area tecnica Gian Paolo Montali, dal dt Bruno Conti e anche dal ministro delle finanze giallorosse Cristina Mazzoleni. Di cose di cui parlare, viste le vicende degli ultimi giorni in Brasile, ce ne saranno parecchie: disciplina, motivazioni, fino ad arrivare al «contrattino» triennale da più o meno 3 milioni netti a stagione più premi con la clausola di rescissione unilaterale in favore della Roma in caso di cattiva condotta. Prima delle rassicurazioni di aver messo la testa a posto, anche se nel weekend i paparazzi brasiliani lo hanno «pizzicato» in piena mattinata ad un chiosco su una spiaggia di Rio attorniato da lattine di birra e da una bottiglia di whisky, Adriano dovrà superare la prova degli occhi, della bilancia (107-108 chili, sarebbe il peso reale dell'Imperatore, sussurra qualcuno) e le visite mediche. Dopo, se tutto andrà per il verso giusto, inizierà a tutti gli effetti la sua nuova avventura in giallorosso. Intanto, ancora prima di partire, Adriano, intervistato da «Il Romanista», ha già dichiarato amore a Roma e alla Roma: «Se vengo è perché voglio restare nella storia. Ho sentito Totti, ha detto che mi aspetta e io non vedo l'ora di arrivare. Roma è una città fantastica e l'Olimpico, quando parte l'inno e i tifosi cantano "Roma Roma Roma", fa venire i brividi anche agli avversari. La torcida romanista è commovente». Nessun rancore verso l'Inter, idee chiare per il futuro e tanta voglia di scoprire il fascino del derby: «Me ne hanno parlato in tanti delle sfide con la Lazio, per adesso me le immagino come il Fla-Flu, Flamengo-Fluminense, una delle più grandi partite del mondo. Ci tengo tantissimo a fare bene da subito, già in Supercoppa. Ci tengo per la Roma, perché non ho nessuna rivincita da prendermi con i miei ex compagni e col presidente Moratti. La competizione che mi emoziona di più è la Champions League. Con l'Inter non ci sono riuscito, ma stavolta voglio vincerla».