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Italpetroli-Unicredit, l'arbitrato slitta al 23 giugno

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Unperiodo lungo 18 giorni in cui Italpetroli e UniCredit lavoreranno per un tentativo di conciliazione. L'incontro di ieri, valido come prima udienza arbitrale, nello studio del professor Cesare Ruperto, il presidente del collegio arbitrale, è servito a fissare una prima scadenza ben precisa. Quasi due ore e mezza di colloquio, cordiale e costruttivo, tra i rappresentanti di Italpetroli e quelli di UniCredit hanno lasciato intravedere degli spiragli per lavorare ad un accordo. Da una parte, in rappresentanza della holding dei Sensi, l'arbitro designato Romano Vaccarella e gli avvocati Agostino Gambino e Antonio Conte, dall'altra, a rappresentare la banca, l'arbitro designato Enrico Gabrielli e gli avvocati Francesco Carbonetti e Valerio di Gravio. «L'udienza arbitrale è stata rinviata alle ore 12 del 23 giugno per un tentativo di conciliazione e in difetto di discussione finale. Ci auguriamo, da ambo le parti, che si possa raggiungere un accordo di conciliazione», sono state le parole dell'avvocato Gambino al termine dell'appuntamento di ieri. Per la data in questione, quando si riunirà di nuovo il collegio arbitrale (magari alla presenza dei legali rappresentanti Rosella Sensi e Alessandro Profumo o Paolo Fiorentino), Italpetroli e UniCredit hanno l'opportunità di trovare un'intesa per risolvere l'intera faccenda. Altrimenti, in caso di fumata nera, si passerà alla fase di discussione dell'arbitrato, che dovrebbe terminare entro la fine di luglio. Secondo l'agenzia Radiocor, l'ipotesi a cui si starebbe lavorando al momento è il passaggio di tutti gli asset di Italpetroli a Unicredit, inclusa la Roma, ad eccezione di alcuni immobili che resterebbero di proprietà della famiglia Sensi.

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