Il sogno continua
Non ci credeva, Francesca Schiavone. Non poteva credere al modo in cui ha ottenuto l'accesso alla finale del Roland Garros. Era appena terminato il primo set della sfida contro Elena Dementieva, semifinale dello Slam parigino. Un set equilibrato, vinto al fotofinish (7-3 al tie-break) dalla tennista milanese dopo tanta sofferenza. La Schiavone aveva esultato con moderazione, poi s'era seduta per riposare. La Dementieva le si è avvicinata quasi in lacrime, le ha stretto la mano, le ha detto: «Non riesco a continuare, ho troppo dolore». La milanese l'ha fissata attonita, l'ha guardata dirigersi verso il seggiolone dell'arbitro e comunicare il ritiro. «Per qualche secondo, forse dieci, non ho capito cosa stava accadendo – ha raccontato la Schiavone – poi ho pensato: "Mi ha stretto la mano, è finita"». Finita, sì. Solo a quel punto l'azzurra ha capito. Ha osservato la Dementieva prendere la borsa e uscire dallo stadio, s'è diretta verso il centro del campo, ha alzato le mani al cielo e ricevuto il tributo del pubblico parigino. Poi s'è inginocchiata e ha baciato ancora una volta la terra rossa del campo Philippe Chatrier. Sembra incredibile, ma è tutto vero. Domani Francesca Schiavone giocherà la finale sognata fin da bambina. Un'impresa mai riuscita a nessuna azzurra, realizzata solo da tre uomini, sempre nello Slam parigino: Giorgio De Stefani (fermato nel 1932 dal «moschettiere» Henri Cochet), Adriano Panatta (vincitore nel '76) e, per ben quattro volte, Nicola Pietrangeli (due successi nel '59 e '60, due sconfitte nel '61 e '64). «È bellissimo, meraviglioso – ha confessato la Schiavone, da lunedì numero 7 al mondo – All'inizio ero tesa, nervosa. Ho mancato tante occasioni, lei ha sfruttato la prima palla break ed è scappata 4-3. Ero preoccupata, ma sono rimasta concentrata, ci ho messo il cuore. Mi dispiace solo per l'infortunio al polpaccio di Elena». L'ultima avversaria della Schiavone si chiama Samantha Stosur. L'australiana ha spazzato via Jelena Jankovic (6-1, 6-2). I precedenti – 4-1 per la Stosur – non inducono all'ottimismo. L'ultimo match s'è giocato proprio al Roland Garros, nel primo turno dello scorso anno: vinse l'australiana, e la Schiavone toccò il punto più basso della carriera (numero 50 al mondo). Da lì è cominciata la risalita: domani potrebbe chiudersi il cerchio.