Francesca Shiavone nel gotha del tennis
Francesca Schiavone, vincendo il Roland Garros, è prima tennista italiana a conquistare un torneo del Grande Slam. Sulla terra battuta di Parigi la 29enne milanese ha sconfitto in finale l'australiana Samantha Stosur in due set per 6-4, 7-6 e porta a quattro i successi del tennis azzurro nel circuito dei quattro major, tutti ottenuti sulla terra rossa parigina. Prima della milanese erano riusciti a vincere tornei slam i soli Nicola Pietrangeli (1959 e 1960) e Adriano Panatta (1976). LA TELEFONATA DEL CAPO DELLO STATO - La "Leonessa", come viene soprannominata per la sua grinta, entra a pieno titolo nella storia dello sport azzurro. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha telefonato alla tennista per farle personalmente i complimenti. Tutto il mondo della politica e dello sport si è stretto intorto alla tennista. "La vittoria di Francesca Schiavone al Roland Garros, il nostro inno nazionale suonato in uno dei templi dello sport mondiale e lo sventolio della bandiera italiana, ci riempiono di gioia e di orgoglio nazionale", ha detto il ministro per le pari opportuntà, Mara Carfagna, per la quale il successo "è un omaggio alle pari opportunità italiane, fatte di sacrificio e duro lavoro, più che di rivendicazioni". Entusiasta anche il governatore della Lombardia Roberto Formigoni: "Straordinaria Francesca! Finalmente un'italiana sul tetto del torneo di tennis più bello al mondo". NELLA STORIA DELLO SPORT - Il presidente del Coni Gianni Petrucci plaude alla grande impresa della tennista milanese: "Oggi Francesca Schiavone entra di diritto nella storia dello sport italiano. Il successo al Roland Garros la incorona nel gotha del tennis mondiale e regala al tennis azzurro il primo immenso trionfo al femminile in un torneo del Grande Slam". La "Leonessa", si legge in una nota, "rappresenta l'emblema della crescita e della forza del nostro movimento femminile e merita questo successo perchè ha dimostrato di credere nelle sue qualità". DIetro al successo per Petrucci c'è anche il fatto di averlo fatto a Parigi: "Vincere in terra francese dà sempre un gusto particolare alle nostre vittorie: basti pensare all'Italia di Pozzo nel '38, i Tour de France di Coppi e Bartali e i due europei dell'Italbasket". UN MATCH PERFETTO - È un momento storico anche per il capitano dell'Italtennis Corrado Barazzutti. Questo success "rimarrà una traccia non solo nel tennis ma nello sport di tutto il mondo, un grandissimo dono che Francesca ha fatto a tutto lo sport", ha detto. "Quando è venuta qui sul palco - ha continuato il capitano - sembrava ancora non credere a un'impresa così importante, erano lacrime di grandissima gioia. Ha giocato un match perfetto conducendolo dall'inizio alla fine".