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La cautela di Lippi

Il commissario tecnico della Nazionale Marcello Lippi

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SESTRIERE - Il giorno dopo l'annuncio dei 23 che andranno in Sudafrica, Marcello Lippi ha spiegato i motivi delle esclusioni: «Le scelte sono state fatte tutte in funzione dell'adattabilità a diverse posizioni in campo e alla maniera in cui vogliamo giocare - ha detto il ct dal raduno azzurro del Sestriere - e non è una questione di aver scelto uno più bravo dell'altro Sono tutti ragazzi molto seri, molto partecipi. Ho privilegiato la duttilità. La reazione è stata normale. La loro reazione è stata di dispiacere e anche per me lo è stato perchè abbiamo lavorato bene insieme per 10 giorni». Ci potrebbe però essere un ventiquattresimo giocatore che seguirà il gruppo fino all'inizio del Mondiale: «In Sudafrica potrei portare anche un ventiquattresimo giocatore, nei prossimi giorni vedremo l'evoluzione di Camoranesi. Potrebbe essere, per lo meno fino alla prima partita. Non è scaramanzia ma si potrebbe ripetere quanto successe in Germania con Bonera. Cossu il ventiquattresimo? Potrebbe essere». Nessun discorso climatico ha influenzato Lippi nelle sue decisioni: «La tendenza del calcio nel Mondo è di avere un giocatore là davanti e nove che difendono e attaccano e la scelta è stata in funzione di queste caratteristiche». Ma altro ha influito nella scelta degli uomini fin da quando Lippi scelse i 30 poi ridotti a 28 e ulteriormente a 23: «Tutti sono sintonizzati su una lunghezza d'onda che ritengo sia determinante per costruire un gruppo di lavoro che abbia successo. Ci deve essere la voglia di mettersi a disposizione della squadra perchè oggi in tutte le squadre del mondo il grande talento sa perfettamente che la possibilità di far vedere quant'è bravo ce l'ha solo mettendosi a disposizione del gruppo». Non c'è stata un'esclusione più facile delle altre, ma quella che ha fatto più notizia è forse quella di Rossi: «Sono state tutte difficili - ha detto Lippi - questi ragazzi hanno lavorando con grande entusiasmo pur sapendo che cinque di loro sarebbero stati esclusi. Per Giuseppe Rossi questo discorso vale un pò di più perchè è stato più tempo con noi». Il ct ha poi commentato l'atmosfera che circonda la Nazionale: «All'esterno è diversa ed è inutile parlarne. Per quanto riguarda il gruppo c'è la stessa partecipazione e la stessa voglia di quattro anni fa. Mi aspetto un Mondiale più difficile perchè le squadre sono tutte forti. Cosa serve per rivincere il Mondiale? Non me lo sono mai chiesto, ma ci riproveremo con tutte le nostre forze». E intanto Lippi lavora sulle lacune del gruppo: «L'Italia può ancora migliorare nel concetto di compattezza di squadra». Un primo test sarà quello di oggi contro il Messico: «La formazione sulla quale abbiamo lavorato di più sarà quella che entrerà in campo col Messico, seppur con qualche variante. Non ci sarà grandissimo turn-over perchè in queste due partite giocheranno tutti». Già, e oggi sarà ilprimo test vero anche per la sua «nuova» Italia.

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