La manovra di Lippi
Sostiene Gilardino che l'Italia non ha grandi nomi, ma ha nomi per fare grande la Nazionale. Quali siano quelli definitivi, lo deciderà oggi pomeriggio dopo il secondo allenamento Marcello Lippi, chiamato alle ultime scelte. E saranno definitive. Entro la mezzanotte di oggi, infatti, tutte le Federazioni sono chiamate a comunicare alla Fifa la lista definitiva dei 23 giocatori da portare al Mondiale. Il ct azzurro dovrà effettuare gli ultimi cinque tagli dopo le pre-convocazione diramate al termine del campionato. Sirigu, Bocchetti, Cossu, Quagliarella, Rossi: questa era la situazione di partenza, quando la Nazionale campione del Mondo è salita al Sestriere. Però Lippi non ha indicato quali fossero le cinque riserve, in controtendenza rispetto al 2006. «Ci voglio pensare bene», aveva spiegato. E ora aggiunge che i nomi non li può far capire, perché sarebbe brutto far entrare all'ultimo uno della cinquina, magari solo per l'infortunio di un compagno. Sull'isola degli azzurri, insomma, qualsiasi pronostico è un azzardo. Anche se Giuseppe Rossi nelle ultime ore sembra in risalita, e Borriello è sulle spine in un ruolo - centravanti - che ha tre azzurri di ruolo e uno di riserva: rischia di guardarsi i Mondiali in tv anche il milanista che inizialmente sembrava sicuro del posto. Sorrisi e allegria - domenica un sostanzioso gruppo di azzurri ha chiuso la lunga serata in discoteca, nel giorno di riposo -, ma oggi tristezza per chi parte. I margini di manovra del ct sono fisici, ma anche tattici. È giusto portare tre centravanti? Quagliarella e Rossi sono nelle condizioni fisiche e mentali giuste? Domande a cui Lippi dovrà rispondere necessariamente entro oggi. Ecco, lo sprint a tre per una maglia d'attacco accende la suspence. La fisicità è una carta per Borriello, ma negli allenamenti di questa settimana Lippi ha lavorato su Gilardino e Pazzini, Pazzini e Gilardino. Un segnale? Per non tener conto dello juventino Iaquinta, perfettamente a suo agio come unica punta centrale. Sulla carta Quagliarella e Rossi potrebbero fornire, per un verso o per l'altro, quel pizzico di verve, tecnica e fantasia di cui l'Italia rischia di scontare il deficit. Non sono conseguenziali al modulo finora provato, il 4-2-3-1 con Marchisio trequartista. Semmai, offrono varianti. A conti fatti, se davvero Lippi sceglierà di variare, più Rossi che Quagliarella. Per il resto, Marchetti ha recuperato e ieri si è allenato regolarmente (per l'altro infortunato, Chiellini, oggi rientro in gruppo), Sirigu tornerà a casa. Almeno lui se l'aspettava. Oltre a Bocchetti è difficile pensare che Lippi rinunci a un altro terzino dopo aver già rispedito casa l'«eroe di Germania» Grosso. Cossu, vista la reazione di Camoranesi all'esame-Lippi, dovrebbe sperare in un'improbabile rinuncia a Montolivo. Anche ai cinque nominati, non resta che aspettare le parole di Lippi. È l'ora delle scelte.