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Adriano in «fuga» dai problemi in patria. Intanto la Roma annuncia Simplicio

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.Il valzer, o meglio, la samba dei brasiliani della Roma è appena all'inizio. Si sapeva da tempo, da ieri è ufficiale: Fabio Simplicio giocherà per i prossimi tre anni in giallorosso. Contratto fino al 2013 con stipendio di 1,8 milioni di euro lordi, oltre ai premi che gli permetteranno di guadagnare un milione e mezzo netto a stagione. Zero, invece la spesa per il cartellino. «Per me - le sue prime parola da romanista - è un'occasione importantissima. Indossare la maglia della Roma è un onore. È un salto di qualità della mia carriera. Sarò in Italia ai primi di luglio, per incontrare il presidente Sensi». Il centrocampista, che compirà 31 anni a settembre, era in scadenza con il Palermo, la Roma lo ha puntato e bloccato dalla scorsa estate. Lo descrivono come un ragazzo tranquillo, mai al centro dell'attenzione fuori dal campo. Il contrario di Adriano. In comune hanno soltanto il procuratore, Gilmar Rinaldi, che ieri ha provato a fare chiarezza sulla situazione del centravanti. La polizia brasiliana vuole interrogarlo nell'ambito di un'indagine sui narcotrafficanti delle favelas. A uno di questi Adriano avrebbe girato una somma di circa 30mila euro, a un altro regalato una moto. Dopo aver disertato la convocazione di lunedì - al distretto di polizia si è presentato solo il suo avvocato - oggi il giocatore dovrebbe essere ascoltato presso l'Ufficio di Stato di Rio. Dovrà chiarire anche perché si è fatto fotografare con delle armi (finte, per fortuna) in mano e ha mimato con le dita l'acronimo di un commando di criminali brasiliani. «Per ora a carico di Adriano non ci sono accuse, deve essere sentito - ha spiegato il giudice di Rio, Luiz Alberto Cunha - solo come testimone, ma sarebbe bene si presentasse per chiarire i fatti che lo riguardano e dimostrare che non ha nulla da nascondere. Ha tempo fino a tutto mercoledì (oggi, ndr), se non lo farà potremmo trovare il modo per costringerlo a presentarsi in tempi brevi». Rinaldi ha assicurato che si tratta di «una situazione vecchia. Le foto con le armi? Sono armi-giocattolo - assicura il procuratore a Sky - e il 6 luglio 2007 abbiamo denunciato un tentativo di estorsione in Brasile: volevano dei soldi per quelle foto. Adriano è una vittima in questo caso e andrà per l'interrogatorio prima di venire a Roma per chiudere la situazione. Ho chiamato subito i dirigenti giallorossi, non c'è nessun problema. La prossima settimana saremo in Italia per sistemare il contratto e iniziare una nuova vita». Ai media brasiliani Rinaldi ha aggiunto: «È meglio che il ragazzo vada via, qui c'è gente cattiva che vuole fargli del male». Lunedì 7 Adriano dovrebbe sbarcare in Italia, tra l'8 e il 9 sarà a Roma per incontrare la Sensi e firmare. A Trigoria lo aspettano fiduciosi e pronti a fargli siglare anche la scrittura privata che tutelerà la società in caso di eventuali comportamenti non professionali. La colonia brasiliana resterà folta. Taddei si è accordato per un rinnovo quadriennale: la firma potrebbe slittare a lunedì, prima che il giocatore torni in patria per le vacanze. In Brasile, invece, vuole restare Cicinho che sarà in prestito al San Paolo fino al 20 agosto. «A Ranieri non piacciono i brasiliani, voglio giocare qui». A Madrid continua il pressing su De Rossi. «Voglio lui o Gerrard» ha detto Mourinho ai dirigenti del Real. Ma la Roma resiste.

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