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La resa dei conti

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Cadel Evans

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Ci siamo. Oggi non ci saranno santi che tengano, oggi si fa la corsa. Il fatto che il bizzarro svolgersi della corsa abbia proiettato David Arroyo in maglia rosa, fa sì che i pretendenti al successo nel Giro non si accontentino di controllare. Dovranno attaccare. Lo scenario su cui potranno farlo, lungo le tappe di oggi e domani, è il migliore che si potesse immaginare. Bastano due nomi, Mortirolo e Gavia, per dare il senso di ciò che ci attende (e attende soprattutto loro, che pedaleranno per 373 km - 195 oggi e 178 domani - attraverso le salite più significative di questo Giro). O meglio, il semplice nome dei colli principali non basta, visto che c'è un'incognita che rischia di influenzare pesantemente la soluzione dell'intreccio rosa 2010: il maltempo. Il quale è ampiamente previsto sulle vette nelle prossime ore, e addirittura mette in discussione il passaggio sul Gavia domani: in alternativa, qualora la mitica salita non fosse transitabile, è già prevista una tappa di riserva, nella quale si scalerebbe ancora una volta il Mortirolo (da un versante appena più agevole, comunque, rispetto a oggi) prima dell'ultima ascesa al Tonale. Seguiremo l'evolversi del meteo, non tanto per un mero esercizio di curiosità, quanto perché se veramente pioverà in cima al Gavia domani, o al Trivigno oggi, un certo Ivan Basso potrebbe avere problemi nelle discese (lui che non è un drago nelle picchiate), e ciò influirebbe chiaramente sulla tattica del suo compagno Nibali, che invece è un ottimo discesista: che farebbe Vincenzo in una simile situazione, attaccherebbe o scorterebbe Basso? E Evans aspetterà le mosse dei Liquigas o farà lui il primo passo? E Arroyo, sempre più convinto nel ruolo di maglia rosa, riuscirà a difendere i 2'27" che ha su Basso? Lo vedremo nella Brescia-Aprica, 198 km con prima metà facile e seconda metà con le salite di Aprica, Trivigno, Mortirolo e Aprica-bis (l'arrivo). Di certo non ci saranno, nelle posizioni di vertice, i velocisti: si sono sfogati ieri, nella frazione di Brescia vinta dal tedesco Greipel su Dean e Dall'Antonia: per loro da qui in poi non ci sarà più spazio.

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