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Calma apparente

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Il francese Damien Monier

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Con un percorso come quello di ieri, chi avesse voluto attaccare avrebbe potuto tentare belle cose. Il punto è che per inventarsi un assalto nella Brunico-Pejo Terme sarebbero servite gambe sane (e non lo sono più dopo oltre due settimane di Giro) e mente sgombra (impossibile quando sai che ti aspettano Mortirolo e Gavia nei prossimi giorni). Sicché nella 17ª tappa hanno trovato spazio 19 fuggitivi, partiti al km 54 e involatisi col benestare del gruppo. Tra i 19, gli italiani Marzano e Stortoni, e gente valida come Duque, Moreno, Kruijswijk, Ignatiev, Sorensen ed Efimkin. La Caisse d'Epargne della maglia rosa Arroyo, più che controllare che il distacco non prendesse proporzioni ingestibili (avendo Efimkin a quasi 20' di ritardo nella generale), non ha fatto. E così la fuga ha preso il largo, raggiungendo il vantaggio massimo di 12'09" ai piedi del Passo delle Palade (al km 90). All'abbrivio della salita finale che porta al traguardo di Pejo, il più pimpante e convinto, forse pure troppo, è Daniel Moreno, che piazza un paio di scatti a 14 km dal traguardo, ma poi si distrae sul più bello, quando gli partono in contropiede Kruijswijk, Hondo e Monier. Moreno resta un po' a bagnomaria, poi aspetta gli altri fuggitivi, dopodiché prova in tutti i modi a recuperare sul terzetto di testa, ma senza fortuna. Intanto fra i tre battistrada, a 3 km dal traguardo Monier parte e fa il vuoto. Kruijswijk stacca dapprima Hondo, ma poi addirittura subisce il ritorno del velocista tedesco, che sarà secondo al traguardo alle spalle dell'ormai irraggiungibile Monier, che centra la sua prima vittoria da professionista. Terzo Kruijswijk, quarto Moreno, quinto Cummings, sesto e primo degli italiani Stortoni, mentre il gruppo nel finale accelera per opera della Liquigas, che schiera i suoi uomini in testa ad aumentare l'andatura. Si direbbe un preambolo per un possibile attacco di Basso, ma di fatto non accade niente, e tra gli uomini di classifica l'unica cosa da segnalare è il secondo guadagnato da Scarponi nella volata finale. Oggi la Levico Terme-Brescia, 140 km, chiama all'opera i velocisti. Ma da domani si risale in montagna.

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