La Roma blinda De Rossi
Dai settanta milioni del Manchester City ai cinquanta del Real Madrid, aspettando l'offertona del Chelsea di Abramovich. Non c'è mercato della Roma che non inizi con un'asta per De Rossi. Tra offerte reali e invenzioni da fantamercato, a Trigoria ormai ci hanno fatto l'abitudine. E la risposta agli aspiranti compratori del capitan-futuro giallorosso non cambia: no, grazie. «Nessun programma di mercato - confermano i dirigenti - prevede la cessione del nostro vice-capitano». Una chiusura netta che però non basterà a stoppare sussurri e proposte concrete. Quella del City, ad esempio, è arrivata davvero. Ma la Roma e il giocatore hanno detto no. Adesso è il momento del Real, presto potrebbe farsi vivo il Chelsea. De Rossi continua a far gola a tanti, anche dopo una stagione non certo esaltante tra problemi fisici e discontinuità di rendimento. Ma il suo valore non è in discussione. Punto fermo della Nazionale di Lippi prossima al Mondiale, elemento imprescindibile per la Roma del futuro come la immagina Ranieri, Mancini lo vedrebbe benissimo anche nel «suo» Manchester City mentre Mourinho lo avrebbe già inserito nella lista dei desideri per il Real Madrid. In Spagna considerano scontato l'arrivo del portoghese, accolto con un triennale da 10 milioni di euro netti all'anno e la massima disponibilità ad esaudire le sue richieste. Mourinho, che ha dato l'ok per l'arrivo di Silva dal Valencia e del giovane Martinez dell'Atletico Bilbao, per rinforzare il centrocampo del Real vorrebbe Essien del Chelsea, in alternativa De Rossi o Gerrard. La cifra stanziata per il romanista sarebbe di 50 milioni. Ma occhio alle contropartite: Benzema su tutti. L'attaccante francese ha deluso nel suo primo anno da «galactico» e qualcuno all'interno del Real spinge per la sua cessione. Anche in prestito. A Madrid starebbero pensando a un'offerta di trenta milioni più Benzema - che in Spagna guadagna oltre 4 milioni netti - per far vacillare la resistenza della Roma su De Rossi. Ad ascoltare i dirigenti di Trigoria, troveranno la porta sbarrata. Il parere del giocatore farà il resto. La Capitale è il suo mondo, la maglia giallorossa è una seconda pelle, qui vive la figlia da cui non vuole allontanarsi. «Solo se la Roma dovesse cedermi per salvarsi direi di sì». De Rossi continua a pensarla così, conscio dei problemi economici della società. Nell'ipotesi per lui «tragica», direbbe sì soltanto al Real Madrid. Meglio non pensarci neanche.