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Inter a Madrid Ossessione Mou

Jose Mourinho, allenatore dell'Inter

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Paolo Dani Un sogno e una ossessione. Sulla strada verso Madrid, dove sabato sera cercherà di conquistare una Coppa dei Campioni che manca in bacheca da 45 anni, l'Inter vive l'ebbrezza della stagione perfetta, con una incredibile «triplete» a portata di mano e l'incubo di perdere l'uomo del destino, il tecnico che l'ha forgiata a sua immagine e somiglianza accompagnandola sulla soglia della gloria. In Spagna da ieri sera, con qualche giorno di anticipo così da evitare le bizze del vulcano islandese, la squadra nerazzurra vive sospesa tra l'entusiasmo, debordante, per una Champions League mai così vicina e la paura, altrettanto debordante, di dover salutare Josè Mourinho. Da sempre in rotta con l'ambiente calcistico italiano e lusingato dalla voglia di Florentino Perez di affidare il suo giocattolo speciale - «galactico» ma a secco di vittorie in questa stagione - allo Speciale per eccellenza. Così, mentre sulle colonne del quotidiano spagnolo Marca, fa capolino il Mourinho-pensiero - «io voglio allenare il Real al 100%: se avverrà l'anno prossimo o più in là, ora non posso dirlo» - il popolo nerazzurro, fuori dai cancelli della Pinetina, sul Web o in Tv, non perde occasione per sussurrare il suo mantra: «resta con noi». Cittadella nerazzurra presa d'assalto da alcune centinaia di tifosi, sommersa da gadget celebrativi, foto e cartelloni di incoraggiamento. Animata da capannelli vocianti: tutti preoccupati per il futuro di Mourinho, esattamente come quelli virtuali spuntati sul web o in televisione. Entro sabato i navigatori della rete contano di raggiungere oltre 500.000 adesioni per convincere il tecnico di Setubal a rimanere a Milano mentre sono quasi 3.000 i messaggi inviati a Telelombardia e Antenna 3, per il progetto «Mou, resta perché...»: parole, inviate via sms e e-mail dai tifosi interisti, così da fornire all'allenatore un motivo sufficiente a dire di no alle lusinghe del Real Madrid. Attesa dal Bayern Monaco, l'Inter ha svolto in mattinata l'ultimo allenamento in terra italiana - prima della finale madrilena. Nel corso della seduta, Mourinho ha provato diverse soluzioni compreso un 4-2-1-3 con Maicon e Chivu esterni di difesa, Samuel e Lucio centrali, Cambiasso e Zanetti (al posto di Thiago Motta squalificato) a centrocampo, oltre a Sneijder dietro le punte Etòo, Pandev e Milito. Da qui a sabato, comunque, il «guru» di Setubal avrà il tempo di limare moduli e sperimentare alchimie.

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