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Roma: mercato low cost

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Luca Toni

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Tante idee, pochi soldi. Il mercato della Roma taglia subito le gambe ai sogni. Mentre Ranieri consiglia uno tra Gilardino e Pazzini, i tifosi invocano Luis Fabiano e Maxi Lopez, la società lavora su altri fronti. Salutato Toni che se ne torna sconsolato al Bayern, serve un altro attaccante con le sue caratteristiche. Tecniche ed economiche. Un affare low-cost insomma: stipendio non esagerato e, possibilmente, in prestito gratuito o in scadenza di contratto. Se fosse un giovane sarebbe ancora meglio. In Italia e in Europa le situazioni intriganti non mancano. Partendo dai confini nazionali e scartando Maccarone che si propone tramite il suo agente, la Juventus offre Trezeguet e Amauri. Il primo si è lasciato male con Ranieri, il secondo non può arrivare gratis ma attraverso uno scambio. A Torino se ne sta parlando, hai visto mai? Con il Milan si può intavolare un discorso per Huntelaar che vuole partire dopo essersi immalinconito a Milanello. Guardando all'estero un nome che da mesi imperversa nei discorsi di Trigoria è Adriano. La scommessa piace al ds Pradè e a Ranieri. Il talento del brasiliano non si discute, ma il suo stato fisico e l'aspetto comportamentale lasciano tanti dubbi. E allora può tornare di moda un altro attaccante che ha sfiorato i cancelli del Bernardini: Pavlyuchenko. Il Tottenham lo offriva in prestito, ora non più anche se deve cederlo. Un po' la stessa situazione dello «spilungone» serbo Zigic: il Valencia lo darebbe via volentieri e alla Roma il giocatore non dispiace. Altre piste praticabili: Govou, che di mestiere fa l'attaccante esterno, è in scadenza con il Lione, lo vuole il West Ham ma di lui si è parlato spesso anche Trigoria, Santa Cruz è il primo tra i cedibili nel ricco parco attaccanti del Manchester City, Saha, vecchio pallino di Pradè, si può prendere dall'Everton senza spese folli. La Roma si è informata anche su Fred, passato dal Lione alla Fluminense e seguito con interesse in passato. Poi ci sono le scommesse. Una improbabile ma suggestiva è Mutu. Squalificato fino a ottobre per doping, arriverebbe a Roma con due anni di ritardo. Ranieri lo ha già avuto al Chelsea e non direbbe «no» a priori se la Roma glielo proponesse. Il romeno ha un solo anno di contratto con la Fiorentina e si può liberare a un prezzo ragionevole. L'altro azzardo sarebbe l'ingaggio di Henry, sicuro partente dal Barcellona dopo l'arrivo di Villa. Sta pensando a un'esperienza nella Major League americana, ma un'ultima esperienza in Europa lo intrigherebbe. Il problema per la Roma sarebbe l'ingaggio. Un problema che non si sarebbe per Giuseppe Rossi, italiano all'estero. «Il suo ciclo al Villarreal è concluso, in Italia piace e la Roma è un grande club» ha detto il procuratore Pastorello. Ieri è stato offerto il brasiliano Costa del Valladolid ma non interessa. A Trigoria non si pensa solo agli attaccanti. Preso Simplicio, sistemati i rinnovi di Julio Sergio e Cassetti e in dirittura d'arrivo quello di Taddei, l'acquisto di Burdisso sarà il prossimo passo. Poi dovrebbero arrivare subito un paio di esterni. Nomi? Piace Caceres per la fascia destra e se la Juve non lo riscatta si può sperare in un nuovo prestito del Barcellona. Occhio a anche a De Ceglie. Dal Genoa può arrivare uno tra Mesto e Moretti, sempre d'attualità gli obiettivi in Inghilterra: Benayoun ed Ebouè. Ma non costano poco. Andreolli verrà rimpiazzato dal fratello di Burdisso («presto incontrerà la Roma» ha detto il suo manager D'Andrea), se parte Mexes c'è pronta la soluzione Santacroce. E i portieri? Doni va via, il secondo sarà Lobont che dovrebbe essere riscattato. Difficile lo scambio Sorrentino-Curci.

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