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Il Milan riparte da Donadoni

Roberto Donadoni

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Alla fine, il prossimo allenatore del Milan potrebbe e dovrebbe essere Roberto Donadoni: così pare voglia Silvio Berlusconi e certo Galliani non si metterà di traverso. La notizia dovrebbe diventare ufficiale prima del weekend, intanto ieri l'ex ct azzurro ha confermato di essere stato contattato dalla società rossonera e di aspettarsi un successivo abboccamento. Berlusconi non sarebbe stato convinto dalle soluzioni interne Galli e Tassotti, oltre dall'ipotesi Allegri, che lui non conosce personalmente: la virata su Donadoni sarebbe così giunta quasi automatica, considerato il curriculum a forte tinte rossonere dell'ex centrocampista e il suo carattere forte e determinato. Nel caso in cui poi andasse male con Donadoni – ma non si vede perché la soluzione non dovrebbe essere positiva – il piano B prevede Billy Costacurta, altro milanista doc sia pure con poca esperienza in panchina. Chi invece ha già il suo allenatore e da ieri anche un nuovo presidente è la Juventus: Andrea Agnelli è diventato il presidente numero 25 della storia bianconera succedendo a Blanc, al quale resta la carica di amministratore delegato. In società sono entrati anche – come previsto - Beppe Marotta con la qualifica di direttore generale e Fabio Paratici, nuovo responsabile dell'area tecnica. Il tecnico, comeormai sanno anche i sassi, è Luigi Del Neri, il quale ieri si è presentato in sede appena prima delle 17 firmando poi un contratto biennale da circa due milioni a stagione. Oggi – e chissà perché non ieri – sia Agnelli che Marotta e probabilmente anche il nuovo allenatore incontreranno la stampa e magari cominceranno a rendere pubbliche alcune strategie della «nuova» società. Nel frattempo, la «velina» rilasciata dall'ufficio stampa bianconero riporta le solite dichiarazioni d'intenti: «L'incarico che assumo – sono le parole di Agnelli – è la testimonianza concreta della coesione della nostra famiglia e dell'impegno per questa società. Il lavoro da svolgere è molto impegnativo. Per questo Jean-Claude Blanc e io, in armonia con tutti i collaboratori e con il Consiglio, stiamo già delineando la programmazione e le strategie per la futura stagione». In realtà Blanc è finito ai margini e non è detto che rimanga in società oltre l'estate.

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