Lo striscione delle polemiche De Rossi: "Questione di stile"
Il giorno dopo la polemica non finisce. E' ancora Inter-Roma, ma stavolta dai calci al pallone si è passati agli sfottò e alle polemiche innescate dallo striscione esposto dai giocatori nerazzurri durante i festeggiamenti a piazza del Duomo a Milano che recitava: "Totti anzi che il pollice in bocca, si mette il medio in c...". Episodio che macchia la festa dell'Inter e che apre di nuovo alle polemiche. CATTIVO GUSTO - C'è andato giù duro il tecnico romanista Claudio Ranieri che, a margine della consegna dei premi Ussi a Roma, non s'è lasciato sfuggire l'occasione per rimarcare l'ennesimo sgarbo nerazzurro. "Come è stato sanzionato Totti per i pollici verso dopo il derby, mi auguro vengano sanzionati anche quelli che stavano là. Allora ci sarebbe giustizia. A me piace essere giusto, Totti ha sbagliato ma si rivolgeva ai suoi tifosi. Lo striscione l'ho trovato di cattivo gusto, si trattava di striscioni rivolti un po' a tutta l'Italia. Possono essere goliardici, ma ricordiamoci sempre chi siamo e chi ci segue". Opinioni condivise anche dal dirigente giallorosso Giampaolo Montali. "Condivido in pieno quello che ha detto Claudio Ranieri. Quello striscione sul pullman si poteva evitare. Sono cadute di stile. Quando si perde, onore al vincitore, ci vuole stile anche nella vittoria. Non mettiamo però benzina, vediamo se riusciamo a cambiare altrimenti nel prossimo anno sarà un far-west ed è quello che noi della Roma non vogliamo". QUALCUNO NON HA NIENTE DA FARE - Prova a gettare acqua sul fuoco Moratti che non sembra particolarmente colpito dall'evento. "Mi dispiace molto, ma credo che in un clima di festa una cosa del genere possa scappare, ma credo anche che non ci sia niente che possa far portare rancore" ha detto il numero uno dell'Inter. Chi non l'ha presa bene per niente è stato l'altro romano in carico ai giallorosi e cioè Daniele De Rossi che proprio a Milano, a margine di un evento legato ad uno sponsor, non ha risparmiato critiche ai colleghi nerazzurri. "Queste cose non le capisco. È tanto bello vincere lo scudetto e festeggiare con i propri tifosi. Loro hanno ancora da pensare alla finale di Champions League, ma evidentemente a qualcuno gli è rimasto solo quello da fare. Ognuno ha il suo stile, magari è stato fatto per compiacere i propri tifosi". Non ha fatto mancare il suo parere sull'argomento neppure il Presidente della Figc Giancarlo Abete, che cerca di stemperare i toni. "Lo striscione su Totti non può rovinare una bella giornata positiva, di festa. Così deve essere il calcio. Esaltiamo le cose positive, non quelle negative".