Inter campione d'Italia
È ancora Inter. Dopo l'antipasto Coppa Italia, i nerazzurri espugnano Siena con un gol di Milito e conquistano il quinto scudetto consecutivo. Un'impresa riuscita prima d'ora solo alla Juventus tra il 1930 e il 1934 e al Grande Torino tra il 1942 e il 1949 (per due anni la serie A fu interrotta per la guerra). Il numero degli scudetti conquistati dall'Inter sale così a 18: 17 vinti sul campo più il discusso tricolore assegnato a tavolino nel 2005/06. Una cifra importante: in attesa di future possibili revoche, i nerazzurri superano i cugini milanisti. E tra pochi giorni a Madrid potrebbero interrompere il digiuno europeo, conquistando la Champions League e mettendo fine a un incubo durato 45 anni. Il sogno tricolore della Roma è durato solo 19 minuti. Tanti ne sono trascorsi tra il gol di Vucinic e la rete di Milito. Comunque meno di due anni fa, quando i giallorossi furono campioni d'Italia per 54 minuti e solo il ritorno in campo di Ibrahimovic spezzò le speranze romaniste. Stavolta, forse, lo scudetto nerazzurro è ancor più meritato. Perché dopo la sconfitta dell'Olimpico l'Inter ha vinto sei partite pareggiando solo a Firenze. E soprattutto perché la squadra allestita da Moratti è la più forte del campionato italiano e non dipende dalle magie di un solo giocatore. La partita di Siena, però, non è stata una passeggiata per la banda di Mourinho. Il presidente Mezzaroma aveva promesso una gara vera, e così è stato. La squadra bianconera è partita bene, sfiorando addirittura il vantaggio al 6' con Ekdal. A poco a poco l'Inter ha preso in mano la partita, sfondando a destra con uno scatenato Maicon: al 13' Balotelli sbaglia di poco un destro al volo, un minuto più tardi Milito fallisce un'occasione a tu per tu con Curci. Poi comincia lo show personale del portiere senese, che ferma le conclusioni di Milito, Motta ed Eto'o. E quando al 38' non può nulla sulla girata di Balotelli, ci pensa la traversa. Il Siena fatica, ma prima dell'intervallo ci prova dalla distanza con Jajalo, il migliore dei nerazzurri. La ripresa comincia allo stesso modo, con la squadra di Mourinho che cerca di sfondare. L'uomo più pericoloso è sempre Milito, che tra il 4' e l'8' fa le prove generali del gol che arriva al 12': un'incursione di capitan Zanetti trova impreparata la difesa bianconera, Milito s'inserisce tra Rosi e Terzi, riceve il passaggio del compagno e batte un incolpevole Curci. Da quel momento non c'è più partita. Il Siena prova ad attaccare ma non riesce a impensierire i nerazzurri. L'unico brivido arriva all'86', quando sulla solita iniziativa di Jajalo arriva il cross di Rosi: Julio Cesar sbaglia la presa, i tifosi interisti tremano, ma c'è Zanetti che libera l'area di rigore avviando la festa nerazzurra.