Ranieri e i tifosi ringraziano comunque la Roma: ora il futuro
Perchéper fare il vero salto di qualità servono, oltre alla testa i soldi: e tanti. Non è un caso se l'Inter è riuscita a portar via il quinto scudetto consecutivo, diciottesimo della sua storia secondo dell'era Mourinho, facendo a meno (seppur a più riprese) di mezza squadra. Con una panchina lunga il doppio di quella degli avversari e di qualità infinitamente superiore, Mourinho s'è ritrovato in mano un bel giochino da manovrare. Special One sì, ma con quella squadra se non avesse vinto lo avrebbe soprannominato «Brock One». Discorso diametralmente opposto per quello che il portoghese ha «eletto» autonomamente a suo nemico preferito (ma chissà cosa gli avrà fatto Ranieri veramente!?). L'allenatore di Testaccio ha preso la Roma quando navigava in fondo alla classifica (ultimo regalo dell'«amico» Spalletti), l'ha ricostruita pezzo per pezzo (testa compresa) e l'ha poi portata in scia all'Inter capolista. Anzi, ha fatto anche di più, l'ha messa davanti a tutti per un finale di stagione che ha fatto tornare in mente a molti il significato di questo sport meraviglioso. E da oggi nella testa ferita dei romanisti inizierà il tormentone su dove o cosa i giallorossi hanno sbagliato. È stato colpa di questo, di quello, oppure di quell'altro: quel pari a Cagliari, a Napoli o il ko con la Samp che ha riportato avanti l'Inter e via così. Vale tutto, ma una cosa deve esser chiara a tutti: per fare una Roma che possa fare il salto di qualità adesso servono, oltre alle «idee» (belle e interessanti) anche progetti e investimenti. Sarà proprio quello che Ranieri chiederà alla società nell'incontro in programma a breve: da lì si capirà il vero futuro di una Roma che comunque quest'anno ha fatto un'impresa. Complimenti davvero! Tiziano Carmellini