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Mourinho verso il Real, l'Inter fa finta di niente

Mourinho

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MILANO - Zero distrazioni. A quattro giorni dalla finale-scudetto di Siena - con il Franchi già tutto esaurito - e a dieci da quella di Madrid, in casa Inter la parola d'ordine è concentrazione. Da Josè Mourinho, giù fino all'ultimo componente dello staff nerazzurro: il treno di un Grande Slam non passa tutti i giorni e nessuno, nel club di Corso Vittorio Emanuele, vuole restare a terra. Così, mentre la stampa spagnola continua a rovesciare tonnellate di parole su un futuro Real per il tecnico portoghese - che, ad As non nasconde di ambire ad «allenare in Spagna, così come a diventare ct del Portogallo un giorno o l'altro» - a Milano cala il silenzio per una tregua destinata a durare fino al 23, all'indomani della finale di Champions che potrebbe proiettare Mourinho e i suoi nella leggenda, a 45 anni di distanza dalla seconda Coppa dei Campioni vinta dalla Grande Inter. Fino ad allora - per «15 giorni pazzi», come li ha definiti Mourinho - il tempo e il pensiero del guru di Setubal e dei nerazzurri saranno solo per il Siena, e il secondo titulo stagionale da levare al cielo dopo la Coppa Italia, prima di buttarsi anima e corpo sul Bayern dell'ex maestro Van Gaal. Intanto da Appiano arrivano buone notizie per Mourinho: con Lucio e Sneijder, può contare su una rosa quasi al completo e una rinnovata abbondanza in attacco con l'olandese ad affiancare Pandev, Etòo, Milito e Balotelli per un ventaglio di soluzioni offensive ancora più ricco.

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