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Vucinic, l'uomo dei sogni

Vucinic

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Esperto in sorpassi. Mirko Vucinic come Fernando Alonso, solo che lui non guida una Ferrari. Il bolide, semmai, lo deve inseguire e ha la scocca nerazzurra. Quest'anno si è tolto lo sfizio di superarlo tre volte e c'era già riuscito nel 2008, regalando a Spalletti l'illusione-scudetto per un'ora. Nei sogni giallorossi Vucinic è una costante. Quel gol meraviglioso a Catania, altri tre quest'anno valsi altrettanti sorpassi. A Bari, il 3 aprile, il suo gol ha fatto salire per la prima volta in stagione la Roma in vetta. Un'altra illusione, lunga appena 11 minuti e spezzata dalla goleada di Milito & Co. contro il Bologna. Poi i giallorossi in testa ci sono tornati e ci sono rimasti grazie al successo sull'Atalanta, il giorno dopo il pari dell'Inter a Firenze. Ed è stato ancora Mirko (con il prezioso contributo di Consigli... ) a far esplodere per primo l'Olimpico. Niente a che vedere con i due boati della Sud e della sponda giallorossa della città, mentre la Lazio affondava sotto i suo colpi. Un altro sorpasso all'Inter firmato da Vucinic. Sembrava quello definitivo, ma si è messo in mezzo Pazzini, come quei doppiati che ti rovinano un Gran Premio perché non si fanno da parte. Il montenegrino non si arrende e ieri si è fatto vedere di nuovo negli specchietti di Mourinho. Ha lavorato per buona parte dell'allenamento con il gruppo a Trigoria, segno che i problemi alla caviglia sono superati, domenica tornerà al suo posto a Verona. Sulla sinistra, insieme a Totti e Menez, per regalare un altro sogno alla Roma. Sperando che stavolta non sia soltanto l'ennesima illusione.

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