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Piccole tra le grandi

I bomber di Inter e Roma Diego Milito e Francesco Totti

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Novanta minuti per decidere a chi andrà lo scudetto. Per decretare chi, alla fine, avrà meritato il titolo di campione d'Italia di questa ennesima stagione di veleni. Altri novanta minuti di sofferenze, sacrifici, speranze e sospetti. Anche se proprio l'ultimo match della stagione di serie A avrà due arbitri d'eccezione per un altro incredibile incrocio tra le prime della classe: Inter e Roma. Due presidenti tifosi che tra le mura amiche proveranno a sbarrare la strada alle contendenti. L'Inter di Mourinho andrà a far visita al Siena del romanista Mezzaroma che già in settimana si era espresso sulla qualità della sua squadra: cosa che è costata al tecnico portoghese un deferimento. Alla Roma toccherà il compito più arduo a Verona contro il Chievo dell'interista Campedelli che di dichiarazioni in questo senso non ne ha fatte, ma ha detto che non andrà alla finale di Champions a Madrid perché «porto sfiga».   Messaggio più che chiaro sulla fede dell'ultimo ostacolo dei giallorossi in questo campionato. E tra le due «grandi» e le rispettive «piccole» ci sono anche altri incroci fatti di accordi, prestiti e affari: vecchi e nuovi. Proprio a Siena la Roma prese Taddei nel 2005 e con il club che adesso è di Mezzaroma la Roma ha due giocatori in comproprietà: Curci e Rosi. C'è ancora il Siena sulla strada dei finali di stagione dell'Inter: quasi una tradizione. «È destino che dobbiamo giocare con loro le ultime partite: è un bel posto, ci vado volentieri» ha detto ieri il presidente Moratti. Negli ultimi quattro anni, sono stati legati proprio alla squadra toscana. Nel 2007, infatti, il tricolore arrivò con un 2-1 al Franchi mentre nel 2008 l'Inter mancò la vittoria casalinga con i bianconeri alla penultima giornata (2-2), prendendosi poi il titolo a Parma.   L'anno scorso, già campione per la sconfitta del Milan a Udine, la squadra di Mourinho festeggiò a San Siro superando i senesi 3-0. Dall'altra parte anche il Chievo capitanato da Pellissier non farà sconti ai giallorossi che vogliono, comunque vada, chiudere la stagione in bellezza. «Già prima dell'Inter avevamo detto di non essere vittime predestinate - tuona il capitano dei veronesi - e contro la Roma la giocheremo nella stessa maniera. Vogliamo lasciare un buon ricordo ai nostri tifosi: ci sentiamo in dovere di dare prova del nostro orgoglio anche nell'ultima partita». Insomma, tra le grandi due piccole che, per una volta, cercheranno di esserlo un po' meno...

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