Lazio, incubo finito
LIVORNO - La Lazio è salva. Con una giornata d'anticipo la banda di Reja conquista la permanenza in serie A al termine del più brutto campionato degli ultimi vent'anni. Vince a Livorno nello stadio di una squadra allo sbando e non deve neppure attendere i risultati dagli altri campi perché il traguardo a lungo inseguito è centrato. Apre Rocchi, pari dell'inossidabile Lucarelli, sigillo di Brocchi, il migliore da tre mesi a questa parte. Alla fine i settecento tifosi presenti possono fare festa per la vittoria (la sesta in trasferta) che allontana definitivamente la grande paura. Merito di tutti. Dei giocatori che si sono ritrovati nel ritiro di Norcia e hanno saputo invertire un destino che il 14 marzo, dopo la sconfitta interna col Bari, appariva ormai segnato. Merito della società che ha fatto un passo indietro, si è defilata e ha dato la possibilità al gruppo di ricompattarsi intorno all'uomo più decisivo: Edy Reja. E' arrivato a metà febbraio con la Lazio terzultima, dilaniata da lotte intestine e confusa dalla gestione Ballardini. Ebbene, il tecnico friulano è riuscito nella piccola impresa di rimettere insieme i cocci e di portare la nave in porto con novanta minuti d'anticipo. Addirittura vincendo l'ultima partita contro l'Udinese domenica prossima potrebbe raggiungere i punti conquistati nel passato campionato da Rossi e sarebbe un piccolo record. Quindi, complimenti a Reja, al suo buonsenso, alla sua grande esperienza con cui è riuscito ad evitare il baratro. Della partita veramente poco da dire. I tifosi del Livorno avevano caricato la gara di significati che invece i giocatori di casa non hanno potuto comprendere anche per evidenti limiti tecnici. Subito Lazio avanti con la solita progressione di Kolarov e il tap-in di Rocchi. Poi un po' di distrazione e il pari di Lucarelli che salutava la sua gente dopo tanti anni per colpa delle continue liti con il presidente Spinelli. A quel punto ci ha pensato Brocchi a segnare il gol salvezza, il primo di questa sua esperienza romana. Un premio giusto per un giocatore che aveva capito prima degli altri il pericolo lanciando ripetuti allarmi a novembre mai recepiti dal gruppo. Seppure in ritardo è arrivato il cambio tecnico e la svolta che regala la serie A alla Lazio ma quest'anno resterà impresso per tanto tempo nella memoria di tutti i tifosi biancocelesti. Troppi errori e per poco si è sfiorato un tracollo storico. Nel secondo tempo nessuna nota di cronaca, il Livorno ci ha provato, ma la banda di Reja ha portato a casa tre punti col minimo sforzo. E ora la ricostruzione perché è arrivato il momento di fare i conti. Per ripartire servono soldi, dirigenti di spessore e idee chiare: è cominciata la rifondazione.