La Roma non molla
Tutto rimandato a domenica prossima. Il sogno continua con l'Inter due punti più su e novanta minuti da giocare. La Roma ci crede, Totti ci crede. Nella domenica post Inter, post Balotelli, post scuse, post tutto, il capitano è tornato a fare quello che sa far meglio: giocare al calcio. Ha preso per mano la sua Roma e l'ha portata oltre l'ostacolo Cagliari al termine di una partita a tratti imbarazzante ma che ha visto alla fine vincere la squadra più forte e con più motivazioni. Gara giocata di fatto a una porta con la Roma che riesce a sbagliare l'impossibile e i sardi che si portano addirittura in vantaggio prima dell'inevitabile epilogo. Ad aspettare Totti all'Olimpico erano in tanti davvero, difficile se non impossibile contarli, tutti con la sua maglia numero 10 a formare un prato di puntini rossi sparpagliati sugli spalti dello stadio romano che ha reso omaggio al suo eroe. Inutile dire come siano schierati i romanisti nelle recenti diatribe che hanno coinvolto il capitano giallorosso che ha ammesso il suo errore nell'episodio Balotelli. Il popolo della Roma si è stretto attorno a Totti in un abbraccio ideale che ha toccato il suo apice con il rigore trasformato nel finale di gara. Quello che ha riportato in vantaggio la Roma e mantenuto aperto il campionato, scucendo dal petto dell'Inter uno scudetto che si deciderà solo domenica prossima. È ancora lui il faro di questa squadra, apparsa comunque in debito d'ossigeno, della quale è tornato ad essere il capocannoniere con 14 gol in sole ventidue gare giocate: quattro reti nelle ultime tre partite di questa Roma che ha risolto per la settima volta quest'anno una partita negli 15 minuti. Ed è proprio Totti a lanciare l'ultimo assalto all'Inter: «Ora crediamoci fino alla fine» è la carica di Totti in vista dell'ultimo appuntamento della stagione domenica prossima a Verona contro il Chievo dell'interista Campedelli. Intanto si gode questo momento di gioia ringraziando il suo pubblico per l'affetto: «L'Olimpico oggi (ieri, ndr) era davvero magnifico: così tanto affetto nei miei confronti in un momento per me davvero difficile - scrive l'attaccante sul suo blog - grazie di cuore alle persone che mi sono sempre rimaste vicine e alle tante persone che indossavano la mia maglia: la mia maglia che è anche la vostra maglia, sono i nostri colori e il nostro orgoglio». E pensare che qualche «burlone» aveva scherzato sul fatto che Totti potesse smettere con il calcio a fine stagione. Il capitano, ovviamente messo al corrente, non ha risparmiato la battuta lasciando lo stadio. «L'ultima volta? Ah sì, questa è l'ultima...». In campo una partita assurda con la Roma avanti a testa bassa e il Cagliari che non ha più nulla da chiedere a questa stagione: il danno alla Roma per altro i sardi lo avevano già fatto all'andata con quei 2 punti beffa al Sant'Elia che adesso pesano come un macigno nel bilancio giallorosso. Novanta minuti di assalto all'arma bianca con la Roma che sbaglia di tutto, il Cagliari che va incredibilmente avanti con una punizione di Lazzari e viene poi raggiunto con l'uno-due di Totti che spalanca le porte alla festa giallorossa. Già, perché a fine gara partono i saluti per quella che è stata l'ultima in casa della Roma che abbraccia il suo pubblico. I giocatori con bimbi al seguito fanno il classico giro di campo e raccolto il tributo dell'Olimpico in delirio: una festa, esattamente come se la Roma avesse vinto qualcosa. Ai romanisti va bene anche così e con Totti anche Ranieri è un nuovo eroe di questo insolito mondo...