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La Juve: revocate lo scudetto 2006

Andrea Agnelli con John Elkann

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 TORINO - John Elkann lo aveva annunciato, una decina di giorni fa. E ieri il consiglio di amministrazione della Juventus – che ha dato il via libera per l'arrivo di Beppe Marotta come direttore generale, dando anche indicazioni per lasciare Benitez al suo destino di eterno indeciso puntando magari su Del Neri - ha approvato. Risultato: la società bianconera ha chiesto ufficialmente la revoca dello scudetto del 2006, assegnato a tavolino all'Inter dopo lo scoppio di calciopoli. Con un comunicato emesso a metà pomeriggio, la Juventus ha spiegato di aver presentato un esposto al Coni, alla Figc, alla Procura Federale e al Procuratore Federale Capo. Nell'esposto si fa esplicito riferimento alle novità emerse nel procedimento penale in corso presso il Tribunale di Napoli, che rivelano l'esistenza di una fitta rete di contatti tra esponenti della società beneficiata dell'assegnazione a tavolino dello scudetto 2005-2006 e tesserati del settore arbitrale. «Tali contatti rappresentano, secondo i criteri adottati dalla Procura Federale nel giudizio a carico della Juventus, la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza sanciti dall'articolo 1 del Codice di Giustizia sportiva. È convinzione della Juventus, pertanto, che venga meno il presupposto della decisione assunta dal Commissario Straordinario della Federcalcio nel 2006: l'inesistenza cioè di "comportamenti poco limpidi" addebitabili alla squadra che risultò prima classificata dopo la penalizzazione delle altre». L'Inter non viene mai citata, ma ovviamente cambia poco: quello scudetto, secondo la Juventus, va revocato e non più assegnato. «Non esiste - aveva spiegato John Elkann - la linea del "tutti colpevoli, nessun colpevole": se c'è chi ha sbagliato, paghi. Noi lo abbiamo già fatto». Adesso potrebbe toccare all'Inter: il che, comunque, non toglie che le maggiori energie la Juve dovrebbe metterle nel ricostruire la squadra. Intanto oggi a Napoli nuova puntata del processo Calciopoli. Toccherà a Carlo Ancelotti testimoniare. I pm potrebbero annunciare il deposito di nuovi elementi di prova.

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