Ecco Vinokourov
MIDDELBURG - Se Middelburg non è la città più ventosa d'Europa, non si capisce chi possa insidiare il primato. Le correnti provenienti dal Mare del Nord la spazzano, e visto che il Giro ieri ci arrivava, è stato spazzato anch'esso. Spazzata la corsa, spazzata la classifica, spazzati via anche diversi protagonisti della generale: e se a Utrecht si era parlato di ventagli che influenzano pesantemente la classifica, a posteriori va detto che quanto visto nella seconda tappa non era che un antipasto di quanto ci siamo goduti nella terza. «Goduti» perché chi assiste vede uno spettacolo elettrizzante; molto meno si gode la situazione chi è nel mezzo della pugna. Il vento che soffiava laterale e contrario rispetto al gruppo ha frazionato più volte il plotone, perché in tali condizioni è facile che qualche corridore perda un metro da chi lo precede, e col vento di mezzo non è più possibile riprendere la scia di chi è davanti: questi sono i ventagli, e tra essi e le cadute che, ancora una volta, hanno bersagliato il plotone, c'è stato un esito simile a quello che si sarebbe ottenuto in una tappa di media montagna, anche se l'altimetria era completamente piatta. Il vincitore è un ragazzone belga di quelli che, per fisico e per abitudine a percorrerle, su queste strade va a nozze. Il suo nome è Wouter Weylandt e, come tanti altri, ricorderà a lungo questa giornata. Il nostro alfiere per le volate, Petacchi, si è arreso per una foratura proprio nel momento in cui si scatenava il finimondo in testa al gruppo. La maglia rosa Evans cede 46 secondi e, con essi, le insegne del primato a Vinokourov. Bravi Basso e Nibali. Oggi giorno riposo: si riprende domani a Cuneo con la cronosquadre.