E ora lottiamo fino in fondo
Festeggiati come se lo scudetto l'avessero vinto. Ranieri e i giocatori della Roma hanno raccolto il sacrosanto tributo dell'Olimpico dopo una vittoria sofferta, la sintesi perfetta di una stagione delle emozioni forti. Calciatori esausti e felici, i figli in campo impazziti di gioia, la moglie di Burdisso a filmare le immagini di una giornata assolata e comunque indimenticabile. «Stavolta mi sono emozionato», racconta Ranieri al termine del giro d'onore completo del campo, con tanto di sciarpa giallorossa sventolata verso i tifosi che lo osannavano come un imperatore. Ma non è la fine della storia. «Su un cartello che ho messo a Trigoria ho scritto: "Senza rimpianti"», racconta il tecnico, per nulla intenzionato a mollare il Grande Sogno. «Dobbiamo giocare fino in fondo. L'Inter è stratosferico, abbiamo fatto un campionato quasi perfetto. A Verona mi aspetto che la Roma sia determinata e faccia risultato. I ragazzi vogliono chiudere in bellezza, il mio compito sarà mantenere alto il morale e la tensione». Aveva detto che lo scudetto si sarebbe deciso all'ultima giornata e così sarà. La partita con il Cagliari è stata più dura del previsto. «Il gol subito ci ha dato una frustata e ci siamo svegliati. Era un momento da dentro e fuori e abbiamo pensato solo a giocare. Totti? Gli avevo detto “fai divertire il pubblico e fai parlare di te per i gol e giocate". Ci è riuscito». Far soffrire Mourinho fino all'ultima giornata è già un successo per Ranieri che non risparmia altre stoccate al portoghese. «Stavolta prima del Chievo farò vedere Paperino ai giocatori... Le informazioni che arrivano a Mourinho non sono esatte. Io rispetto me stesso e gli altri. Evidentemente lui questa dote non ce l'ha. È un grande tecnico, un grande motivatore e qui mi fermo». Anche Rosella Sensi, emozionata come il suo allenatore, ha usato l'ironia con Mourinho. «So che la squadra non ha visto il "Gladiatore" prima della coppa Italia ma evidentemente lui è più informato di me. noi non lanciamo mai polemiche, le raccogliamo semmai. Tra poco vado a dormire nella mia culla d'oro se mi consentite - scherza la presidentessa uscendo dallo stadio - non voglio rispondere a nessuno, oggi sono contenta». E domenica prossima?