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Per la Samp un pari da Champions

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Pazzini

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PALERMO - Nel rapporto di forze fra chi doveva vincere a ogni costo (il Palermo) e chi, invece, doveva cercare assolutamente di non perdere (la Sampdoria), prevale la squadra che Gigi Del Neri ha trasformato in una corazzata invincibile (la Samp è stata una delle poche formazioni a battere l'Inter e che a inizio stagione veleggiava addirittura in vetta alla classifica). La squadra che, dopo avere scucito dalle maglie della Roma mezzo scudetto, riduce al lumicino il sogno Champions del Palermo, che ha poco da recriminare in questa circostanza: se i rosanero vedranno smaterializzarsi quello che è divenuto ormai l'obiettivo stagionale dovranno mordersi le mani per avere perso punti utili in altre situazioni e con avversari più facili. L'1-1 che scaturisce dallo «spareggio» del Barbera rinvia tutto all'ultima giornata, ma è innegabile che il vantaggio della Sampdoria è robusto, più consistente di quanto non dimostri l'aritmetica: solo un miracolo potrebbe privarla del prossimo preliminare di Champions. La partita del Barbera non è stata bella, ma avvincente, combattuta, incerta e densa di pathos. Il Palermo, che fino a oggi era stato fermato in casa solo dall'Inter (1-1, due mesi fa), non è riuscito dove la Roma aveva fallito, però ha dato grande prova di carattere, rimontando l'1-0 firmato da Pazzini su rigore con un altro rigore, trasformato da Miccoli, che ha stabilito il nuovo record di gol in maglia rosanero (19) nel campionato di Serie A. Ma non è bastato.

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