La Roma non molla

La Roma se la giocherà fino all'ultima giornata: grande prova di carattere dei giallorossi, che con Francesco Totti (doppietta per il capitano tra il 34' e il 38' della ripresa) ribaltano il gol realizzato da Lazzari e «costringono» l'Inter a non mollare la presa. Una Roma che non si è fatta abbattere dalle notizie provenienti da Milano e che vedevano l'Inter battere il Chievo. Alla rete di Lazzari ha risposto Totti, che ha reagito sul campo a una settimana infuocata. Olimpico tutto stretto attorno al suo numero 10: risposta annunciata e calorosa alle polemiche seguite al calcione rifilato a Balotelli durante la finale di Coppa Italia. Proprio Totti, accolto da cori e striscioni, è il protagonista della prima azione giallorossa: clamoroso il palo a Marchetti battuto. Complice il pomeriggio caldo, i ritmi sono bassi e comunque la Roma crea più di un'occasione contro un Cagliari ordinato e schierato da Melis con Matri-Jeda in avanti e Cossu a supporto. Dessena spedisce Ariaudo in panca, la sorpresa è Nainggolan, preferito a Lazzari. Ranieri, vista l'assenza di Vucinic, schiera Menez alle spalle del duo Totti-Toni; Motta (che colpirà un legno al 45') dal 1' per lo squalificato Cassetti. Tutto dietro la linea del pallone, il Cagliari di Melis (tre partite e tre pareggi sin qui), viene probabilmente graziato da Bergonzi per un doppio tocco di mano di Canini in area, poi si affida alla sicurezza di Marchetti e in generale a una buona disposizione difensiva, che impedisce a Menez, De Rossi e Toni di concludere al meglio la discreta mole di gioco prodotta. Da Milano non arrivano notizie positive nonostante l'Inter passi momentaneamente in svantaggio (i nerazzurri fanno tre gol nel primo tempo), però la Roma vuole vincere e tiene una pressione costante. Segna anche, ma Perrotta è pescato in evidente fuorigioco. Marchetti (problemi fisici) lascia il posto a Lupatelli in avvio di ripresa: sembra che la Roma non ne abbia più, e invece con il passare dei minuti inizia a macinare occasioni su occasioni, trovando nel portiere (grande ex) un ostacolo quasi invalicabile. Ci provano Totti, De Rossi, Menez: Lupatelli non fa passare nessuno, e anzi nel frattempo è il Cagliari a creare i presupposti del gol, fallendolo clamorosamente però con Jeda. La Roma spinge, colpisce un'altra traversa con Riise (deviazione di Totti) ma al 28' ecco la doccia fredda per la Roma: gran punizione di Lazzari e niente da fare per Julio Sergio, Cagliari in vantaggio. A Milano cominciano a preparare la festa nonostante il Chievo non molli, ma la Roma non si dà per persa e, complici gli ingressi di Cerci e Baptista, si rituffa generosamente in avanti. Lupatelli dice ancora no a Totti, che sbaglia un pallonetto da due passi prima di indovinare, in diagonale, il gol dell'1-1. È il 34', il Cagliari in contropiede avrebbe anche un paio di occasioni niente male ma le spreca con Matri e Nenè, mentre sul fronte opposto Biondini si oppone con la mano in area al cross di Riise. Per Bergonzi è rigore e Totti non lo sbaglia. Il Cagliari alza bandiera bianca e la Roma governa il vantaggio. Lo scudetto è ancora possibile, gli ultimi 90' (Roma a Verona, Inter a Siena) saranno decisivi.