Pollici in basso per le frecciate del portoghese
Ranieriaveva esibito accenti civili e pacati, nelle sua conferenza stampa, liquidando le insinuazioni del collega in tempi brevissimi, il massimo dei toni polemici riservato alla definizione di «bombe a orologeria» dialettiche. Eleganza al minimo nella parentesi dedicata da Mourinho all'esperienza londinese di Ranieri: congedato, per altro, quando il Paperone di tutte le Russie non aveva ancora aperto i suoi sontuosi forzieri. Parole perfino più sgradevoli rispetto a quelle dedicate all'approccio agli impegni dei romanisti segnati dagli spot del Gladiatore. Mourinho è meritevole di tutti i pollici volti in basso da parte dell'intero calcio italiano, Inter a parte. Però è fin troppo facile intuire come i ricorrenti strali rivolti verso l'unico, e ancora attuale, rivale per la corsa al titolo, abbiano prodotto i risultati voluti. Ricorderà bene, il popolo romanista, quale sia stato l'atteggiamento della sua squadra ogni qual volta un impegno importante veniva interpretato sul filo dei nervi, dal derby agli scontri diretti. Smarrita la serenità, sul piano dell'agonismo e dello scontro fisico la Roma non aveva una sola possibilità di uscirne indenne, come anche la finale di Coppa Italia ha testimoniato. Alle provocazioni il solo Ranieri non aveva reagito, il suo assiduo lavoro psicologico non ha sortito, purtroppo, gli effetti desiderati. Fondamentale, adesso, ritrovare lo spirito che aveva prodotto un cammino splendido, che tale rimarrà nella storia recente quale che sia l'esito finale. Si riparte con due impegni, per le protagoniste, di uguale coefficiente di difficoltà, campo amico, ma rivali che spesso in trasferta offrono la loro immagine migliore, come il Chievo e il Cagliari, entrambe rasserenate da una classifica tranquilla. Risultati quasi scontati in entrambi i casi, però i margini di rischio esistono, il duellante eventualmente privilegiato dovrà essere pronto a sfruttarli. Quella dell'Olimpico è una delle due classiche della giornata, l'altra vedrà di fronte Genoa e Milan, non ancora blindato il terzo posto dei rossoneri: che la Samp potrebbe insidiargli se riuscisse a compiere l'ennesima impresa nella sfida di Palermo, decisiva in chiave Champions. Forse è quello della Favorita il confronto più ricco di attrattive di un turno che tiene accesi gli ultimi fuochi per la salvezza. La Lazio cerca la tranquillità definitiva, a Livorno, rischi soltanto di natura ambientale per lo scarso feeling tra le due tifoserie, ma l'Atalanta, al San Paolo di Napoli, avrà problemi a recuperare punti anche sul Bologna, che può far festa con il Catania già al sicuro, il resto è banale contorno.