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Ranieri alla squadra: non molliamo

Roma Inter finale di Coppa Italia, Josè Mourinho e Claudio Ranieri

I nerazzurri sognano la tripletta

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La Roma della finale di coppa Italia non gli è piaciuta per niente. Troppo nervosa, troppo ingenua nell'abboccare alle esche lanciate dall'Inter e troppo poco Roma. Claudio Ranieri, il giorno dopo il primo "titulo" sfumato, ha tenuto la squadra a rapporto e ha vuotato il sacco. Il programma del day after a Trigoria è stato il seguente: visione di gruppo del dvd della partita, prima parte di discorsetto nelle segrete stanze degli spogliatoi, seconda in mezzo al campo e a seguire allenamento. I concetti espressi da Ranieri sono stati, più o meno, questi: la Roma ha giocato una brutta partita, è caduta in pieno nella trappola interista di buttarla sul fisico e sui nervi e non è stata capace di essere la vera Roma. Insomma, tutti i preparativi della vigilia sono andati a farsi benedire all'atto pratico. I toni tenuti volutamente bassi dal tecnico, l'invito a non sfidare gli "armadi" nerazzurri e l'ordine di scuderia di pensare a giocare il proprio calcio sono stati disattesi. Ranieri, comunque, ha tenuto a precisare che alla fine la gara è stata decisa dagli episodi: alla Roma, quando Juan e Vucinic avrebbero potuto riaprire ogni discorso, è andata male pure lì. Alla fine del discorso il tecnico ha chiesto alla squadra di non mollare, perchè ancora tutto è possibile. Il capitano ha svolto lavoro in palestra e fisioterapia con Julio Sergio, Mexes, Vucinic e Pizarro. Solo il cileno, alle prese col solito problema al ginocchio, sembra davvero a rischio per il Cagliari. Difficile che, dopo aver alzato bandiera bianca nell'intervallo della finale, possa essere in forma smagliante per domenica: Brighi è già stato messo in allerta. Lavoro differenziato in palestra per lo squalificato Cassetti. Dopo la panchina dell'altra sera, il ritorno di Totti dal primo minuto sembra quasi scontato.

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