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Un sogno per due Stella o tripletta

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Nonostantetutto, verrebbe voglia di dire: a partire dal clima avvelenato, dal timore di incidenti magari innescati da terzi, dalla riluttanza dei tifosi interisti ad affollare i loro settori. Per arrivare però a una Lega sempre più inquietante: si è detto di come scientificamente sia stata avvilita e deprezzata la seconda competizione nazionale, adesso sappiamo che sulla mancata contemporaneità ci sono rimorsi, infatti dalla prossima stagione si avrà soltanto per l'ultima giornata, di fronte al potere televisivo braghe calate fino ai malleoli. Facciamo attenzione, la Lega non è un'entità indefinibile che legifera dall'alto, la Lega è l'espressione dei club e dei loro presidenti, nessuno ha diritto di lamentarsi dopo, il dissenso si esprime nelle sedi delegate, non ai microfoni o sulla stampa. Peggio per loro, anche se ci va di mezzo chi al calcio, come il tifoso autentico e onesto, regala passione e soldi. Dunque la Roma si gioca nel suo stadio la quinta finale degli ultimi sei anni, spera di cucirsi sul petto la stelletta delle dieci vittorie, ma l'Inter non rinuncia a nulla, lo si capisce bene dalla valanga di parole di Mourinho: delle quali vanno condivise soltanto quelle indirizzate ai vertici romanisti, ha ragione se afferma che l'Inter nulla ha da vergognarsi per lo spettacolo indegno recitato da altri. Prococazioni le lamentele sul campo che non è neutro e altre amenità, non basta a farle passare in secondo piano l'apprezamento per Ranieri e per lo splendido campionato romanista. A riposo Lucio e Snjider, forse Pandev, probabile il 4-1-4-1 già visto nell'amichevole domenicale, il tecnico romanista oppone Totti punto di riferimento per tutti, Vucinic di spalla, poi secondo umore o Menez o Taddei, ancora panchina per Toni, complicata la convivenza con il capitano che insegue anche il sogno azzurro, da Lippi nessuna preclusione. Pronostico logicamente apertissimo, da verificare quale sarà lo stato d'animo dei romanisti dopo la frustrazione della plateale resa laziale. La corsa al primato lascia margini angusti alla speranza, ma sarà doveroso crederci fino in fondo, trovando stasera un solido conforto.

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