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«All'Olimpico ha perso lo sport»

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MatteoDe Santis «Ha perso lo sport». Gian Paolo Montali, coordinatore generale della Roma, non usa mezzi termini per commentare la resa incondizionata della Lazio di fronte all'Inter. «Mai pensavo che i miei occhi potessero vedere quello che hanno visto - dice Montali - mai, almeno, lo immaginavo prima di questa partita. Credo che anche l'Inter e il suo allenatore siano stati in palese imbarazzo. L'Inter non c'entra, credo che non abbia perso solo la Lazio ma ha perso lo sport e in particolare il nostro calcio». Tutta la Roma, Rosella Sensi in testa, è amaraggiata. Ma ora bisogna subito pensare alla finale di coppa Italia di mercoledì contro l'Inter. Con un dubbio legato alle condizioni di Mirko Vucinic. I fatti: il montenegrino è uscito da Parma, dove ha giocato solo un tempo, lamentando un fastidio alla coscia. Ieri non è sceso in campo a Trigoria ed è rimasto in palestra a svolgere fisioterapia a scopo precauzionale. La speranza è che si potrebbe trattare solo di una semplice botta, ma c'è anche il sospetto di una contrattura. Nel primo caso Vucinic non correrebbe il rischio di saltare l'incontro ravvicinato di mercoledì con l'Inter, nella seconda ipotesi sì. E non sarebbe un'assenza di poco conto per la Roma. Oggi si farà un quadro più dettagliato della situazione: si vedrà se Vucinic potrà allenarsi col gruppo oppure no, si valuteranno con maggiore precisione le sue condizioni e si potrebbe anche decidere di ricorrere a degli esami strumentali. Vucinic sì, Vucinic no: nelle prossime ore si capirà qualcosa di più. Se le cose dovessero andare per il verso sbagliato, con il montenegrino costretto a disertare l'appuntamento di mercoledì, Ranieri si ritroverebbe quasi obbligato a ridisegnare la Roma: un 4-2-3-1 spallettiano, con Taddei a destra, Menez a sinistra e Perrotta alle spalle di Totti, sembra la soluzione più quotata. Non molte, al momento, le possibilità di un Toni, con o senza Totti e anche con o senza Vucinic, dal primo minuto. In difesa, con la squalifica di Cassetti (che salterà per lo stesso motivo anche il Cagliari domenica), nessun dilemma sugli uomini, qualcuno sull'assetto. Burdisso, Mexes, Juan e Riise comporranno una retroguardia che dovrebbe vedere il trasloco dell'argentino sulla destra (improbabile il ripescaggio di Motta). A meno che Ranieri non voglia stupire tutti, come nel secondo tempo di Parma, proponendo la formula dei tre centrali. Soluzione possibile, ma poco probabile. Almeno dall'inizio. A centrocampo tornerà, dopo la panchina precauzionale del Tardini per il solito fastidio al ginocchio, Pizarro a muovere i fili e a dettare i ritmi. Il cileno ha svolto tutto l'allenamento di ieri sul campo ed è completamente recuperato. Lavoro defaticante per i reduci di Parma, ordinario per il resto della truppa. Solo Totti, oltre a Vucinic, non si è affacciato sui campi del Fulvio Bernardini. Un po' di palestra e un po' di fisioterapia per smaltire i pestoni e i colpi ricevuti nella battaglia del Tardini: tutto assolutamente nella norma. Oggi il ritorno in gruppo, sperando di essere accompagnato da Vucinic e non da solo. Dalle ore 10 di questa mattina, nelle ricevitorie Listicket e negli As Roma Store, andrà in scena la vendita libera dei biglietti per i settori riservati ai tifosi romanisti.

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