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Big match solo a colpi di forbice

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Èl'inaugurazione della nuova struttura ma anche l'unica volta in cui si incontreranno sul campo a Roma. Il nuovo Centrale ha avuto il merito di riunirli almeno in un'occasione, vista la sconfitta dello svizzero al primo match. E così, alla presenza di due campionissimi del tennis, si è riunito anche tutto quel mondo istituzionale che, lavorando in simbiosi, ha permesso la creazione in tempi record di una struttura all'avanguardia: «È una vittoria del sistema Italia - ha detto il presidente Coni Gianni Petrucci - senza questo campo avremmo perso gli Internazionali, bisogna dire grazie a tutte le componenti che hanno permesso il miracolo, dalla Federtennis alla Regione fino alla Provincia». Assente il sindaco Gianni Alemanno, a portare il testimone del centrodestra è stato il sottosegretario Gianni Letta, incappato però in una gaffe che gli appassionati di tennis non gli perdoneranno. Salutando i presenti, infatti, ha chiamato Nicola Pietrangeli «Antonio». Dopo la benedizione del campo di don Mario Lusek, cappellano della squadra olimpica italiana, è stato il turno delle dichiarazioni di rito dei giocatori. Nadal, sforzandosi di parlare in italiano, ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato per la creazione della struttura. Federer, invece, in italiano ha detto semplicemente un «ciao a tutti» che, col senno di poi, assomigliava più a un «arrivederci al prossimo anno». Nel pomeriggio, il delegato del Comune allo Sport, Alessandro Cochi, ha spiegato che il Centrale potrà essere usato anche dalle società tennistiche della Capitale e potrà ospitare eventi extrasportivi con una capienza inferiore ai 10.000 spettatori.Car. Sol.

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