Roma a Milano per tornare a correre
Conqueste premesse Matteo Bonicioli alza il tiro. «L'ho detto e lo ripeto: allo scudetto ci pensiamo. Poi se troveremo sulla strada qualcuno più bravo di noi gli stringeremo la mano». Non è un paradosso che dopo la prima battuta d'arresto casalinga della sua gestione, contro Varese, il coach indichi l'obiettivo massimo. «Ho preso questa squadra che era penultima ed oggi siamo settimi con i playoff in cassaforte. È frutto del grande lavoro che, tutti quanti, abbiamo compiuto. Ora è il momento di fare quel passo in più, trovare quella continuità che ci è mancata. I ragazzi devono sciogliere un nodo: esprimere il talento, dargli compimento. Non basta incendiarsi in una partita. Gli obiettivi minimi non mi bastano, ci vuole di più. Ora tocca a loro». Un fiume in piena alla vigilia di una partita, contro l'AJ Milano (ore 12, diretta Sky Sport 2) difficilissima. «Si affrontano - dice ancora Boniciolli - due squadre ambiziose con due grandi proprietari alle spalle. Spero che tutti capiscano la grandezza del momento. Sarà una bella sfida, con giocatori come Becirovic da una parte o Vitali dall'altra che avranno motivazioni in più. Loro hanno un'ossatura di veterani italiani, noi quelli a cui in azzurro lasceranno il testimone». E la Lottomatica recupererà Hutson mentre a Milano mancherà Pietravicius. «Andre per noi è importante, ci darà qualche minuto. Quelli che ci sono mancati con Varese». Tra i protagonisti attesi c'è Gigli. «Dal mio avvento è quello che è migliorato di più. Ha a cuore la città di Roma e una società che sente come sua. È intelligente e sa bene cosa vuole. Un difetto ce l'ha: è troppo un bravo ragazzo e delle volte in campo questa non è proprio una dote».