Balotelli chiede scusa a tutti ma Moratti gli chiede di andarsene
Nonostanteil brillante successo in Champions contro il Barcellona, in casa dei nerazzurri il caso Balotelli continua ad avvelenare l'ambiente. Le scuse dell'attaccante non sono state ritenute sufficienti dai compagni e dalla società. Così il giocatore, nella serata di ieri, ha lasciato il ritiro dei nerazzurri dopo un colloquio con il presidente Moratti. La motivazione ufficiale, espressa dal sito della società, è che «la decisione del presidente è maturata al fine di evitare tensioni in occasione della partita con l'Atalanta». Come dire che Balotelli non ha fatto di testa sua: è stato Moratti a dirgli di andarsene, nonostante Mourinho avesse già fatto sapere di volerlo schierare contro l'Atalanta. Le scuse di "Supermario" quindi non gli sono servite per ottenere il perdono dei compagni, alcuni dei quali (Materazzi, Lucio, Milito) erano letteralmente furiosi con lui subito dopo la partita con il Bar‡a. Ora all'Inter si cerca di rimettere insieme i cocci, ma l'ambiente alla Pinetina rimane ostile per l'attaccante n. 45, che oggi, nel corso dell'allenamento è stato contestato da una parte della tifoseria presente. Ma a spingere Moratti alla decisione di chiedere a Balotelli di lasciare il ritiro sarebbe stato anche il timore di possibili (anzi, probabili) contestazioni domani a S.Siro nella partita odierna (ore 18) contro l'Atalanta, squadra che ha meno della metà dei punti di Zanetti e lotta per salvarsi, ma contro la quale sono sconsigliabili cali di intensità. In casa interista non è in vista un massiccio turn over: unico assente Panved, bloccato da un problema muscolare. Insomma, sarà la migliore Inter possibile. Da qui alla fine del campionato restano quattro giornate, 12 punti a disposizione. Mourinho vuole fare bottino pieno, consapevole che questo può essere l'unico modo per spuntarla nel rush con la Roma.