Obiettivo centrato col minimo sforzo
Qualchedistrazione di troppo, rischi che in altri momenti la Roma non avrebbe corso, ma alla fine Ranieri ha ottenuto ancora una volta quello che voleva... La finale di coppa Italia del 5 maggio all'Olimpico, quando a contendere il «porta ombrelli» tricolore, ci sarà ancora l'Inter: quinta finale delle ultime sei edizioni e che di fatto annunciano già quale sarà la prossima sfida di Supercoppa italiana. E lo ha fatto con il minino sforzo, risparmiando cioè molti titolari che avevano dato il fritto domenica scorsa nel derby vinto contro la Lazio e che dovranno fare altrettanto tra tre giorni quando all'Olimpico piomberanno una coppia di ex niente male: Cassano e Delneri. Al Friuli quindici minuti finali faticosi, dopo il gol incassato dall'ottimo Sanchez, che ha fatto irrigidire Ranieri in panchina e avvelenare il popolo romanista attaccato alle tv nella capitale. E per un momento si sono intraviste le sagome di quegli spettri che per troppo tempo avevano infestato i cieli di Trigoria. Poi i tre fischi di Banti che hanno fatto tirare un sospiro di sollievo, ma è ovvio che la parentesi di coppa toglierà qualcosa dalla testa, ma soprattutto dalle gambe, dei giallorossi da oggi concentrati di nuovo sul fronte campionato. Restano trecentosessanta minuti intensissimi da giocare per realizzare un sogno e da qui in avanti Ranieri dovrà mostrare di avere un'altra qualità oltre a alle numerose mostrate finora. Il testaccino dovrà riuscire a tenere a bada quell'entusiasmo fatale nella capitale che più volte ha rischiato di far naufragare tutta la barca. Tra le note negative dell'avventura friulana l'interruzione della striscia positiva dei giallorossi che tornano a perdere una partita dopo una vita. Nell'attuale coppa Italia non aveva ancora mai perso e (Europa League a parte) proprio a Udine lo scorso 28 ottobre risaliva l'ultima sconfitta in campionato. Almeno stavolta dal Friuli Ranieri & Co. sono andati via con un sorriso.