Squalifiche e trasferte Capitale col fiato sospeso

Il saloon dell'Olimpico fa tremare Roma e Lazio. I sei ispettori della Procura federale e la quaterna arbitrale hanno preso nota di tutto e girato la palla al giudice sportivo Gianpaolo Tosel. Oggi si saprà. Le immagini televisive, proprio su segnalazione degli uomini del procuratore federale Stefano Palazzi, serviranno per valutare la posizione di Radu, autore del tentato sgambetto su Perrotta (e Brighi) che dato il via all'indecorosa gazzarra. Per tutto il resto, invece, ci penseranno le segnalazioni degli ispettori e quello che Tagliavento e i suoi collaboratori hanno messo per iscritto nel referto arbitrale. A rischio squalifica, in casa Roma, dovrebbero essere in tre: Totti il maggiore indiziato, rischiano (meno) anche Perrotta e Cassetti. Diversa, sembra, la posizione di Mexes: il francese è partito dalla panchina per fare da paciere. Questo, nonostante il successivo scambio di battute (e forse colpi) con Radu, potrebbe avere un certo peso. Il capitano, autore del gesto del doppio pollice verso che ha scatenato le ire laziali, potrebbe anche cavarsela con una semplice ammenda. Sarà fondamentale capire cosa contiene il referto arbitrale su Totti, così come su Cassetti e Perrotta. Sulla sponda Lazio, invece, rischiano grosso Radu, Lichtsteiner, Baronio, Muslera e forse anche qualcun altro. Il romeno in quanto iniziatore e grande protagonista della «sarabanda» finale, lo svizzero e il centrocampista bresciano (che secondo più di qualche testimone avrebbe offeso Totti in maniera piuttosto accesa) per essere partiti come due razzi dalla panchina e avervi partecipato attivamente. Tosel potrebbe aggiungere qualche altro dispiacere a Reja, già alle prese con le squalifiche di Kolarov (diffidato e ammonito) e Ledesma (diffidato e espulso per doppia ammonizione). L'argentino potrebbe rischiare tre turni di squalifica: come accadde a Sneijder, in una situazione non molto diversa (ammonizione per applauso sarcastico nei confronti dell'arbitro dopo il primo giallo), in Inter-Milan. Il saloon fuori lo stadio, invece, potrebbe comportare sanzioni pesanti a carico di Lazio e Roma. L'orientamento del Viminale potrebbe essere quello di sospendere le trasferte dei tifosi biancocelesti e giallorossi fino al termine della stagione. Il sindaco Alemanno non è d'accordo, sta provando a portare avanti un'opera di mediazione e ne ha già parlato col ministro Maroni e col prefetto Pecoraro: «Non ci sono estremi per le squalifiche. Dovranno essere i violenti a pagare - ha auspicato Alemanno - non la squadra, né lo stadio o i tifosi». Questo lo deciderà la prossima riunione dell'Osservatorio del Viminale sulle manifestazioni sportive organizzata per domani e a cui presenzierà il ministro dell'Interno Roberto Maroni.