Testa e cuore con l'orgoglio di sempre
Esoprattutto pensiamo solo a noi, alla salvezza da conquistare con qualche altro risultato positivo. Sarà un derby da impazzire ma la nostra Lazio è pronta a sovvertire il pronostico della vigilia che la vede ben 31 punti di differenza tra i due club. La cosa che mi interessa di più è che sia una festa per la nostra città perché i segnali non sembrano incoraggianti. Invece, tutti devono avere la serenità necessaria per accettare il verdetto finale, le squadre e i tifosi. Mi riferisco soprattutto alla gente laziale che deve presentarsi a questa stracittadina con la dignità e l'orgoglio di sempre nonostante una classifica davvero deficitaria. Il quint'ultimo posto non ci permette di fare calcoli perché la Lazio ha bisogno di fare punti pesanti sulla via della salvezza. Per questa ragione tutti hanno parlato in settimana dell'influenza che avrebbe potuto avere nell'atteggiamento della Roma il risultato di Inter-Juve, ma io penso che noi dobbiamo guardare con una certa apprensione alla sfida tra Atalanta e Fiorentina. Perché se i viola non dovessero perdere allora la quota salvezza si abbasserebbe e la Lazio potrebbe scendere in campo alle 18.30 con meno timori e giocarsi con serenità il derby numero 134 di campionato. Sarebbe fondamentale una vittoria ma è chiaro che anche un pari allungherebbe a sei partite la nostra mini-serie positiva e ci farebbe guardare alle ultime quattro gare con grande ottimismo che l'obiettivo salvezza possa essere centrato magari anche con qualche partita d'anticipo. Inutile pensare a tattiche migliori, a giocatori in grado di risolvere la sfida perché un derby è sempre un'incognita. Io, ad esempio, soffro di più quando si va in vantaggio che quando si è sotto nel punteggio. Infine, avanti curva Nord, avanti popolo laziale perché siamo e saremo sempre la squadra che ha portato il calcio a Roma.