I misfatti incancellabili di Briatore
Unavolta detto che il giro capolavoro di Fernando Alonso in qualifica ha salvato le chance di vittoria della Ferrari, diventa complicato parlare del Gp di Cina in programma oggi alle 9 italiane. Molti dei lettori potrebbero infatti prendere in mano questo giornale a gara già finita, e dunque non avrebbe senso addentrarsi in un pronostico che oltretutto è reso ancor più difficile dalle previsioni del tempo, che danno pioggia certa. Sta comunque di fatto che, sul piano tecnico, niente di nuovo s'è visto neppure in questa corsa, l'ultima del prologo orientale alla calda stagione europea della F1 che inizierà il 9 maggio a Barcellona. Le Red Bull sono le macchine più veloci e le Ferrari le più consistenti in assetto da gara, il motore Mercedes non basta alla McLaren e alla stessa Mercedes a tenere il passo delle due squadre leader. Né, credo, il mancato arrivo in extremis di qualche alettoncino, flap et similia causa blocco mondiale dei voli può giustificare la stasi prestazionale di chi lamenta l'indisponibilità di questi cosiddetti «sviluppi aerodinamici». Per cui vale la pena spendere piuttosto due parole sull'altro fatto saliente della settimana, l'accordo extragiudiziale che ha limitato al 31 dicembre del 2012 la squalifica che terrà Flavio Briatore lontano dalla Formula 1. Gli amici di Briatore hanno usato la tv pubblica per far passare un messaggio doppiamente ingannevole, vale a dire che (1) Briatore è colpevole solo di omesso controllo e che (2) egli farà sicuramente un trionfale ritorno in F1 nel 2013. In realtà, il comunicato Fia che ha annunciato l'accordo dice che Briatore è reo confesso e che ha chiesto scusa, tant'è vero che ha accettato di restarsene in esilio ancora 3 anni, mica 3 mesi. Scritto in pieno stile-Todt (maestro di compromessi ambigui), il testo non dice di quale reato s'è trattato, ma cercare di far credere che la confessione sia consistita nella semplice assunzione di responsabilità oggettiva da parte di un ignaro significa stravolgere la realtà. Io dico che Briatore in F1 non potrà tornarci in nessun caso. Perché delle due l'una. Se, come denunciato dagli altri autori del misfatto e come l'evidenza fa credere, egli ha truccato il Gp di Singapore spingendo Piquet jr a schiantarsi apposta contro un muro nessuno lo vorrà più vedere su una pista, perché truccare una competizione sportiva comporta una squalifica morale che va ben oltre quella disciplinare. Ma anche se per assurdo fosse vero che il perfido Pat Symonds fece tutto da solo senza che il povero ingenuo Flavio si accorgesse di niente, c'è da ritenere che in F1 nessuno tornerebbe lo stesso ad affidargli un incarico di responsabilità. Voi ce lo mettereste, un affare da 100-200 milioni di euro, in mano a un top manager che non capisce neppure cosa combinano i dipendenti sotto al suo naso?