Reja pensa al tridente

Reja è un allenatore concreto, esperto, realista. Eppure ci pensa. Rocchi-Floccari-Zarate, tre punte, da schierare tutte insieme per suonare la carica e lanciarsi in un assalto all'arma bianca. La vittoria conquistata a Bologna ha restituito gioco e fiducia. E soprattutto tre punti. Tre lunghezze pesantissime sull'Atalanta che hanno alleggerito l'animo dei giocatori della Lazio: la salvezza è ancora tutta da conquistare, ma se al termine del primo tempo di domenica il bicchiere era decisamente mezzo vuoto, al fischio finale del Dall'Ara è diventato mezzo pieno. Anzi, di più.   Il tecnico friulano sta seriamente pensando al tridente, anche se la scelta definitiva arriverà soltanto alla fine di Inter-Juventus: Reja, prima di essere un buon allenatore, è un ottimo psicologo. E grazie alla capacità di capire il momento, è riuscito a portare la Lazio fuori dalla zona calda di classifica. Sa bene che il derby non è una partita come le altre, e che a questo punto - visti i risultati della Roma - non basterà ottenere la salvezza per salvare una stagione: vincere contro la Roma non è un obbligo, ma provarci è doveroso. La Lazio avrebbe il dovere di giocare una partita all'arma bianca qualora l'Inter non riuscisse ad ottenere un risultato pieno contro la Juve, i giocatori avrebbero l'obbligo morale verso i loro tifosi di gettarsi - anima e corpo - contro gli avversari storici lanciati verso un tricolore che sarebbe a quel punto scontato. Quindi via al tridente, avanti con l'assalto alla baionetta con tre punte da contrapporre a una Roma guardinga. Ma l'ago della bilancia potrebbe spostarsi con una vittoria dell'Inter: in quel caso un punto sarebbe d'oro, proprio perché il peso psicologico del derby graverebbe tutto sulle spalle dei giocatori di Ranieri che ad ogni giro di lancette vedrebbero lo spettro del controsorpasso interista. A quel punto si potrebbe ipotizzare un arrembaggio romanista, con buona pace di chi sogna il tridente biancoceleste. Il tecnico Reja intanto può tirare un sospiro di sollievo: ieri Radu si è sottoposto agli esami strumentali che hanno escluso lesioni: il romeno ha buone possibilità di recuperare in extremis per la sfida di domenica, più che mai carica di adrenalina. A Formello nessuno dimentica niente: i giocatori della Lazio hanno ancora negli occhi i festeggiamenti del capitano giallorosso nel derby di andata, con il pollice verso a indicare un'imminente discesa agli inferi nel destino dei biancocelesti. «Ricordiamo tutto, non vi preoccupate - ha detto ieri Rocchi ai tifosi uscendo dal centro sportivo - siamo pronti, la partita è importante. Nessuna paura, la tensione è quella giusta. Domenica non conterà la classifica né chi è più o meno forte, conteranno solo quei 90 minuti. C'è l'adrenalina giusta». L'attaccante veneziano sogna un'altra notte da protagonista, una notte alla Signori che ebbe la capacità di decidere un paio di derby in notturna. «Secondo me la Lazio deve giocare con le tre punte - ha dichiarato l'ex bomber laziale intervenendo a Radio Incontro durante la trasmissione Diario di bordocampo - questa partita ha la capacità di cancellare qualsiasi tipo di pronostico. La Lazio non ha nulla da perdere, se c'è una squadra che deve vincere a tutti i costi per mantenere il primato in classifica è la sicuramente la Roma».