Carica Ledesma
Ancora una volta tutta a clui caricarsi la Lazio sulle spalle in un derby dal pronostico chiuso. Da dissidente involontario a perno della squadra di Reja il passo è stato lungo e tormentato ma Cristian Ledesma mette ancora una volta alle spalle il periodo peggiore della sua vita, infila la maglia con l'aquila sul cuore ed è pronto per la madre di tutte le partite. L'argentino ha già segnato due gol, sotto sotto sogna il tris ma non fa proclami anche se vede un gruppo pronto a da affrontare la prima di ciqnue finali che aspettanola Lazio, la più importate. Ledesma dal sito internet spiega: «Al derby ce la possiamo fare perchè si sa che sono partite a sè e noi ci arriviamo con la dovuta tranquillità grazie ai tre punti conquistati con l'ottima prestazione di Bologna». Lui il peso del derby lo avverte poco, li ha sempre giocati con grinta e cuore fino all'ingiusta espulsione dell'anno scorso. Poi l'assenza sofferta dell'andata quando tifò dal divano di casa perché, nonostante tutto, la Lazio gli è entrata dentro al di là delle scelte professionali future tutte ancora da stabilire. «Per noi cambia tutto rispetto a una partita normale - risponde Ledesma sul suo blog - proprio per il significato che il derby ha per la città e per la tifoseria e quest'anno in particolare sembra il derby dei derby per le posizioni di classifica sorprendenti, sia per noi che per loro, e per la striscia positiva di risultati da cui vengono entrambe le squadre». Inutile ribadire che la vittoria di Bologna può essere preziosa anche per dare alla Lazio quel pizzico di tranquillità in più per una sfida così sentita. Ledesma è soddisfatto dei progressi della squadra nell'ultimo periodo coinciso con tre vittorie e due pareggi di seguito: «Siamo contenti per la vittoria, ora puntiamo tutto sulla serenità e la consapevolezza di potercela fare». E non poteva mancare nemmeno l'elogio per Edy Reja, l'uomo che traghettando la Lazio verso la salvezza dopo una stagione maledetta per tanti aspetti: «Il merito della rinascita della squadra è anche di chi siede in panchina perchè l'arrivo di Reja ha portato serenità e autostima e questo ha avuto più risalto da Cagliari in poi. Ogni reparto funziona meglio non per merito di uno ma per merito del collettivo e del lavoro di Reja e del suo staff». Inevitabile anche una «carezza» verbale al connazionale Zarate che non segna dal 14 febbraio: «Zarate deve fare Zarate e liberarsi anche dei paragoni lui è forte e come ho già detto vedrete che tornerà ai suoi livelli. Ma ora pensiamo a fare lo sgambetto alla Roma: i giallorossi sono galvanizzati da risultati favorevoli - ha concluso Ledesma, confessando di caricarsi spesso con i compagni ascoltando il coro "Non Mollare Mai" - ma si troveranno davanti l'unica squadra (e l'unica tifoseria) del campionato italiano pronta a disputare la partita della vita e fare lo sgambetto della vita: sarebbe davvero bello se riuscissimo in questa impresa».