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Per noi i segnali sono buoni Vietato esasperare i toni

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Sonostato in assoluto tra i più scettici sulla possibilità per la Roma di lottare per il titolo, ma ora i dubbi sono svaniti e l'incredulità ha lasciato il posto alla consapevolezza e alla certezza che questa squadra non si fermerà più. Voglio vincere tutte le gare che restano, a partire da domenica contro la Lazio, l'ultimo vero grande ostacolo che ci separa dal trionfo finale. Voglio conquistare quindici punti, così non ce ne sarà più per nessuno e questo mio desiderio dev'essere quello di tutto il popolo giallorosso, che deve abbandonare ogni timore e trasmettere alla squadra positività e serenità. La mia non è spocchia o presunzione, ma solo la sensazione di un cronista/tifoso che vive da anni a contatto con l'ambiente romanista e sa decodificare i segnali che percepisce. Tanto erano negativi e catastrofici ad inizio campionato, quanto sono confortanti e rassicuranti quelli attuali. Sarà fondamentale in questa settimana anche il ruolo dei comunicatori radiotelevisivi, che raccolgono l'umore dei tifosi in vista della stracittadina. E mi rivolgo specialmente a quelli di fede biancoceleste, che vedono nel derby l'unico motivo di riscatto della stagione fallimentare della Lazio. Cerchiamo di non caricare eccessivamente un ambiente già di per sé nevrotico. Gli scontri tra opposte fazioni nel derby Primavera di sabato scorso devono essere di monito per tutti. A proposito, garantisco che non ho alcun vincolo di parentela con lo Zampa che ha segnato il gol della vittoria della Lazio Primavera. Non avrei potuto sopportare un'onta del genere.

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